Res Sacrae, Verso il Giubileo dello Spirito: mostra d’arte contemporanea aperta a Viterbo

VITERBO- Sono lieto di salutare questa iniziativa culturale nel cuore di Viterbo. L’idea di celebrare il Giubileo con una mostra di arte contemporanea ambientata in un palazzetto medievale nasce dall’intenzione di permettere allo spettatore una vera e propria esperienza personale ed immersiva alla ricerca del dialogo tra Arte e Fede.
A Palazzetto Cybo, oggi Spazio Inter Artes, dimora storica di Papa Innocenzo VIII (…), contenitore e contenuto si abbracciano, unendo passato e futuro. La sede della mostra funge sia da luogo espositivo, sia da casa di accoglienza per i pellegrini che, in cammino verso la Porta Santa, vi trovano ristoro fisico e spirituale. Lo spettatore vi può esercitare una fruizione prolungatao puntuale, visitando la mostra di giorno o contemplandola di notte, in quella Via Pulchritudinis capace di metterlo in dialogo con Dio. La possibilità di dormire tra le icone appartiene a un modello più mitteleuropeo che mediterraneo, ma proprio per questo l’allestimento originale della mostra consente una pratica culturale immersiva e totale che sprovincializza decisamente la città, facendola dialogare con i modelli d’Oltralpe più all’avanguardia. L’intento è quello di offrire al pellegrino, attraverso queste immagini, una efficace riflessione artistico-spirituale sul dialogo tra l’uomo e il Trascendente. Le tappe dell’iter della mostra sono dedicate ai grandi temi che corrispondono al percorso spirituale e artistico dell’artista: cammino, segno, dialogo, icona, silenzio. Da un’iniziale sete di Dio che muove Mario Angelini a ricercare il bello in tutte le cose (cammino), si passa al facitore di impronte e lemmi intesi come sintesi visivo-simbolica di immagini trascendentali (segno), per poi approdare alla fase del colloquio con le cose, con Dio e con gli uomini (dialogo), fino a produrre vere e proprie “finestre sull’assoluto” (icona), dalle quali sortirà un mistico ed abissale approdo al silenzio e alla luce purissima (silenzio).
Se camminare vuol dire spostare il baricentro fuori da sé, la mostra è una occasione propizia per andare verso l’Altro e verso l’Oltre, raggiungendo la gioia piena che scaturisce solo dal vero Incontro.
Don Massimiliano Balsi
Vicario Episcopale Cultura, Formazione e Tradizioni

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