di REDAZIONE-
VITERBO- Dopo anni di chiusura, le storiche terme del Bagnaccio, alle porte di Viterbo, potrebbero tornare accessibili entro la primavera del 2025. Lo ha confermato l’assessore al Termalismo Stefano Floris durante il consiglio comunale del 16 novembre, rispondendo alle sollecitazioni del consigliere della Lega, Andrea Micci, che ha richiamato l’amministrazione Frontini al rispetto delle tempistiche promesse.
Micci ha ricordato i ripetuti slittamenti: inizialmente, a maggio, l’assessore Aronne aveva annunciato un bando per la sub-concessione del Bagnaccio entro 20 giorni. Successivamente, a giugno, si era parlato di una pubblicazione imminente, ma a novembre il bando non è ancora stato pubblicato. Secondo Micci, se il bando fosse lanciato ora, servirebbero circa 100 giorni per completare l’iter, portando al rischio di un ulteriore rinvio, forse fino a settembre 2025. Questo ritardo, ha sottolineato, metterebbe a rischio l’attrattività turistica della struttura.
Floris ha ammesso i ritardi, ma ha sottolineato i progressi: “Abbiamo ricevuto 13 manifestazioni di interesse da operatori, un dato che dimostra il valore di questo patrimonio”. Dopo aver concluso la valutazione tecnica delle adesioni a settembre, gli uffici comunali stanno lavorando alla stesura del bando, che dovrebbe essere pubblicato entro la fine di novembre 2024. L’obiettivo resta quello di completare la procedura e rendere operativo lo sfruttamento delle acque termali per la primavera del 2025.
Micci ha ribadito l’importanza di rispettare i tempi: “Il Bagnaccio è un bene prezioso per Viterbo e deve essere restituito ai cittadini e ai visitatori per tempo, così da permettere al futuro gestore di organizzarsi al meglio”. Ulteriori ritardi rischierebbero di compromettere gran parte della prossima stagione termale, con un’apertura posticipata a settembre.
La questione resta dunque al centro dell’attenzione, con la speranza che il Comune rispetti i nuovi impegni, garantendo così la riapertura di un luogo simbolico per la città e il territorio.