Riapertura palestre: dopo il voto contrario del parlamento all’emendamento Meloni

ROMA – Riceviamo dall’on. Mauro Rotelli di Fdi e pubblichiamo: “Ieri Fratelli d’Italia, durante la discussione del decreto COVID, a prima firma Giorgia Meloni, ha presentato un emendamento per riaprire le palestre e le scuole di danza in zona gialla e bianca.

Nel mio intervento a supporto della mozione, ho sottolineato come, sulla discussione in corso relativamente alle “zone di colore” in Italia e all’eventuale ripresa delle attività sportive e culturali, sia significativo l’esempio delle crociere. C’è una nave che solca il Mediterraneo ogni settimana, una nave da crociera da seimila posti, con le adeguate misure di sicurezza, si continuano a svolgere lezioni, corsi ed attività nella massima tutela della salute. Perché gli stessi protocolli che si applicano in mare non sono declinabili anche alle palestre? Si tratta di un quesito, che, evidentemente, deve essersi posto più di qualcuno al momento della votazione. Nonostante l’emendamento sia stato bocciato, infatti, l’esito della votazione, con 66 voti favorevoli, esattamente il doppio dei parlamentari di Fdi, unica forza politica dunque che ha votato in maniera compatta, ci restituisce una cartina tornasole dell’Aula parlamentare che impone più di uno spunto di riflessione. Innanzitutto è evidente che sul tema c’è più di qualcuno che la pensa come Fratelli d’Italia, e, in seconda istanza, anche il dato degli astenuti, ossia 160, è un elemento da non trascurare. Se, infatti, si sommano le astensioni con i favorevoli, si arriva ad un totale di 226 che supera il numero di coloro che hanno votato contro, ossia 217. Dati sicuramente sui quali riflettere. Non smetteremo un solo minuto di rappresentare un’opposizione seria e costruttiva”.

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