“Ricominciamo da noi. Artigiani e piccole imprese per l’Italia”, il manifesto della CNA per ripartire

VITERBO – “Ricominciamo da noi. Artigiani e Piccole Imprese per l’Italia”: la CNA lancia un manifesto con una articolata serie di proposte per ripartire. “Dentro ci sono temi cari e cruciali per il settore: burocrazia, sviluppo, lavoro, sicurezza, ma soprattutto la liquidità. E proprio questo è il punto fondamentale su cui continuare a insistere”: ne è convinta Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia.

Ciò che emerge dall’analisi della situazione è che quanto fatto finora non basta: serve un salto di qualità. Le misure a sostegno della liquidità tramite le banche, contenute nel decreto Cura Italia, sono poco reattive. Le imprese, soprattutto le più piccole, faticano. La via d’uscita secondo l’Associazione è quella che consente un credito a tasso zero, pari al fatturato perso, garantito nel suo totale in modo da accantonare ogni possibile diniego della banca. Ma soprattutto da restituire in 10 anni e iniziando a pagare dopo uno.

Va inoltre immessa liquidità, sia per le imprese che per le persone. Gioverebbero lo sblocco immediato dei debiti della pubblica amministrazione, la sospensione di qualsiasi pagamento tributario, a ogni livello, e contributivo. Questo potrebbe far respirare tutti in un momento così delicato, insieme a una somma di mille euro per i mesi di aprile e maggio a lavoratori autonomi, professionisti e partite iva.

Il manifesto tocca però tanti altri settori, dal quadro europeo alla sanità, fino alla riqualificazione delle imprese, passando per le opere necessarie sotto il punto di vista infrastrutturale, delle scuole, dell’ambiente.

“Questa – dice Melaragni – deve essere l’occasione per rimettere mano a quelle distorsioni che sono sotto gli occhi di tutti, ma che la politica del rinvio non ha mai preso di petto. E che adesso vengono a galla con tutte le loro debolezze e i loro effetti disastrosi. Quello elaborato dalla CNA è un manifesto ampio e aperto al confronto con le imprese, che avrà quindi un seguito. Intanto mettiamo sul piatto una serie di proposte valide su cui ragionare seriamente”.

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