Riconoscimento Igp Asparago Verde di Canino, Coldiretti: “Grande opportunità del territorio”

CANINO ( Viterbo) – Salgono a 326 i prodotti italiani Dop, Igp e Stg protetti a livello europeo con il via libera della Commissione Europea all’iscrizione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette del nome “Asparago verde di Canino” Igp, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo la richiesta presentata dall’Italia.

L’asparago verde di Canino Igp è la denominazione numero 30 fra le Dop e Igp del cibo per il Lazio, che è la settima regione per numero di Dop e Igp del cibo e del vino con 66 prodotti certificati. Un comparto quello del cibo Dop e Igp che nel Lazio conta oltre 64 milioni di euro con quasi 4 mila operatori che lavorano nel settore e una crescita che sfiora il 20%.

Il riconoscimento dell’Igp ottenuto per l’Asparago Verde di Canino – spiega la presidente di Coldiretti Viterbo, Maria Beatrice Ranucci – rappresenta un’opportunità di crescita e un grande risultato per il nostro territorio, che si orienta verso una progettualità di più ampio respiro nel valorizzare e tutelare il lavoro dei nostri produttori. Al tempo stesso questo riconoscimento distingue la produzione viterbese e la propria distintività”.

Di colore verde su tutto il gambo con sfumature violacee all’apice, l’Asparago verde di Canino Igp, viene prodotto nella Tuscia Viterbese in un’area che comprende i comuni di Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Tarquinia e Tuscania. Rappresenta un’eccellenza gastronomica per il territorio e si caratterizza per un sapore dolce e una bassa flessibilità dei turioni che rende la parte inferiore del cambio polpo a commestibile come tutto il resto dell’ortaggio a differenza di altri asparagi. Proprio la sua assenza di scarto e l’uniformità di tutta la arte edule, viene definito “mangiatutto”. Ricco di potassio, magnesio, ferro, che ne influenzano la colorazione.

Tra i prodotti Dop viterbesi troviamo le Castagne di Vallerano, l’Olio di Canino, la Nocciola romana, l’Olio Tuscia, il Pecorino Romano e Toscano, la Ricotta romana  e i salami italiani alla cacciatora e tra quelli Igp l’Abbacchio Romano, l’Agnello del Centro Italia, il Carciofo romanesco del Lazio, il Vitellone Bianco dell’Appennino centrale, le Patate dell’Alto Viterbese, l’Olio di Roma  e la Lenticchia di Onano.

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