Il 18 novembre ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Osvaldo Ercoli.
E’ stato un educatore innamorato del suo lavoro e del dono del sapere come riconoscimento di umanita’, condivisione del bene e solidarieta’ che ogni essere umano e quindi l’intera umana famiglia comprende; un sollecito e generoso maestro di impegno scientifico ma anche morale e civile per tutte le sue allieve e tutti i suoi allievi.
E’ stato un pubblico amministratore di adamantina onesta’, di scrupolosa acribia, di esemplare rigore, costantemente impegnato nel recare aiuto a chiunque di aiuto avesse bisogno, costantemente impegnato nell’inverare in ogni decisione i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica che chiama chiunque abbia pubbliche responsabilita’ ad agire sempre e solo per il bene comune.
E’ stato uno strenuo difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, un sapiente difensore del mondo vivente, un infaticabile costruttore di pace, un autentico testimone della dignita’ umana.
Un lottatore nonviolento per la giustizia sociale, per la liberazione dei popoli e delle persone, per il rispetto e l’accudimento della natura, per la misericordia senza la quale non si da’ civilta’, non si da’ responsabilita’, non si da’ convivenza feconda e nutriente.
Ed e’ stato il migliore degli amici per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e condividere con lui una parte del cammino della vita nell’impegno comune per il bene comune dell’umanita’.
Lo ricordiamo come un maestro di vita, un compagno di lotte, un amico fraterno, un esempio indimenticabile dell’umanita’ come dovrebbe essere.
A due anni dalla scomparsa ogni persona di volonta’ buona e l’intera comunita’ viterbese lo ricordano con gratitudine che non si estingue.
Resta vivo per sempre il suo esempio, il suo insegnamento, il suo appello a fare il bene, ad aiutare ogni persona, a prendersi cura del mondo, a inverare e salvare l’umanita’.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo