“Ricordati il bonsai” in arrivo al Teatro Olimpico di Roma

ROMA – I Legnanesi tornano sui palcoscenici italiani con uno spettacolo inedito, Ricordati il bonsai, pronto a far divertire il pubblico con oltre 150 date in tutta Italia. Questo nuovo capitolo della saga della famiglia Colombo, in arrivo al Teatro Olimpico di Roma il 14 maggio 2025, segna anche un traguardo speciale: la stagione 2024/2025 celebra i 75 anni di carriera della compagnia, un anniversario che sottolinea l’inossidabile amore del pubblico verso la comicità e le tradizioni lombarde portate in scena da Teresa, Mabilia e Giovanni.

Reduci da una stagione straordinaria, che ha visto oltre 160.000 spettatori riempire i teatri italiani, I Legnanesi confermano il loro ruolo unico nel panorama teatrale grazie a una prosa originale, accompagnata da musiche vivaci e coreografie coloratissime.

Ricordati il bonsai, scritto da Mitia Del Brocco, porta con sé tutto il fascino della tradizione lombarda, ma con un tocco esotico e inaspettato, rendendolo uno spettacolo imperdibile per gli affezionati della compagnia e per chiunque voglia scoprire il teatro popolare italiano in una veste rinnovata. “Il Giappone ha una storia millenaria, ma al contempo è all’avanguardia nella tecnologia e nella cultura contemporanea – spiega Mitia – Per me, I Legnanesi rappresentano proprio questo dualismo: la famiglia Colombo incarna la tradizione popolare, ma con una modernità che li rende sempre attuali e riconoscibili anche nel mondo di oggi.” La scelta del Giappone è quindi una metafora: un viaggio tra opposti che si completano, in cui vecchio e nuovo trovano armonia e ironia.

La trama

La storia prende il via in un tranquillo cortile lombardo, dove i membri della famiglia Colombo, tra chiacchiere e pettegolezzi, vengono colti di sorpresa da una proposta inaspettata: l’amica Carmela chiede loro di recarsi in Giappone per prendersi cura di uno sconosciuto in cambio di una futura, cospicua eredità. È un invito che la famiglia non può rifiutare: onorare l’amicizia è importante, ma la possibilità di “diventare ricchi” rende il tutto ancora più allettante. Parte così una rocambolesca avventura che li porterà nel “Paese del Sol Levante”, dove si troveranno immersi in un mix di usanze, colori e tradizioni completamente diverse dalle loro.

In questa cornice orientale, la tenace e comica capofamiglia Teresa, la sfavillante Mabilia e il sottomesso Giovanni si ritrovano a fare i conti con una cultura tanto affascinante quanto complessa. Tra gag esilaranti e momenti di commozione, il viaggio diventa un’occasione di scoperta e riflessione per i personaggi, che si chiedono se la modernità e la lontananza possano davvero farli sentire a casa. Ma chi conosce bene i Colombo sa già quale sarà il richiamo irresistibile delle loro radici lombarde.

I protagonisti

Teresa (interpretata da Antonio Provasio): capofamiglia indiscussa, è la tipica donna di cortile, dal carattere forte e dominante. A tratti un po’ bisbetica e severa, ha però un cuore grande e generoso, sempre pronta ad aiutare le donne del suo cortile. Alle prese con un marito “avvinazzato e pigro” e una figlia “zitella e sognatrice”, Teresa è una donna che, nonostante le difficoltà, riesce sempre e comunque a tenere la famiglia unita e sulla retta via.

Mabilia (interpretata da Enrico Dalceri): figlia zitella di Teresa, incarna il cliché di un certo mondo femminile di provincia, dove l’apparenza è tutto. È una ragazza che sogna di emergere e diventare una soubrette, sempre al di sopra delle sue possibilità, ma incapace di staccarsi da mamma e papà. Mabilia, con la sua vanità e i suoi sogni di gloria, è un personaggio esilarante che strizza l’occhio al pubblico più giovane, rappresentando l’eterna lotta tra aspirazioni e realtà.

Giovanni (interpretato da Italo Giglioli): unico uomo del cortile, è costantemente ignorato e poco considerato sia dalla moglie che dalla figlia. La sua vita si divide tra casa, lavoro e osteria. Di poche parole, Giovanni è un personaggio inconfondibile, con il naso perennemente rosso e una camminata incerta, tipica di chi alza un po’ troppo il gomito. Con la sua semplicità e la sua ironia sottile, Giovanni è il simbolo dell’uomo comune, pacato e senza pretese.

Info biglietti: www.teatroolimpico.it / biglietti@teatroolimpico.it

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