Viterbo ricorda Cesare Dobici nella ricorrenza della sua morte (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Era il 25 aprile del 1944 quando ci lasciava il concittadino Cesare Dobici, polifonista e raffinato compositore, ma soprattutto “maestro” ricco di doti umane.

Oggi 25 aprile 2024, ad 80anni dalla sua scomparsa è stato ricordato, presso la tomba del cimitero di San Lazzaro, alla presenza del maestro Ferdinando Bastianini, la direttrice della Corale San Giovanni di Bagnaia Maria Loredana Serafini, la musicologa Wanda Folliero, il Maestro Monsignor Valentino Miserachs, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, una rappresentanza della Corale, il consigliere Paolo Moricoli, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale.

Dopo aver deposto un omaggio floreale accanto ad una foto che ritrae il musicista, i componenti dell’associazione Centro Studi Cesare Dobici, hanno illustrato la figura del maestro, considerato tra i più eminenti docenti del Pontificio Istituto di Musica Sacra della metà del 900 italiano.

“Oggi è un momento importantissimo, ha sottolineato Bastiani, non solo per noi musicisti, ma anche per tutti i viterbesi, perché il maestro Dobici è stato un personaggio da ricordare anche a livello umano. Infatti, ha saputo porgere la musica in modo semplice, ha fatto schiere e schiere di continuatori “.

Nel 2012 è stata fondata l’associazione che ha organizzato diverse iniziative per ricordare questo grande personaggio. Scopo del Centro Studi è quello di proseguire il suo esempio.

Un saluto e  un ricordo anche da parte di Monsignor Miserachs:

“Un grazie a voi per avermi invitato a questa commemorazione, aver potuto rendere pubblico l’attività dell’istituto per me è stato un grande onore e annoverare la figura di Dobici presso le aule dell’istituto è stata una grande soddisfazione”.

La direttrice della Corale, Loredana Serafini, ha scelto uno scritto di Carlo Aberto Pizzini per onorare il grande personaggio e musicista dove vengono elencate le doti umane e il meraviglioso rapporto che Dobici aveva con gli alunni.

“Ferdinando e Loredana, mi hanno fatto sentire quasi in famiglia, quando sono arrivata nel 2009 a Viterbo. Sono loro che mi hanno fatto conoscere la musica di questo grande musicista, che abbiamo il dovere di ricordare e onorare”.

Queste le parole di Wanda Folliero che ha arricchito il suo intervento, ricordando un articolo del giornalista Alessandro Vismara, amico di famiglia del musicista, testimone dei tristi momenti del ’44 perché Dobici aveva salvato alcuni musicisti ebrei.

Da grande appassionato di musica, ha aggiunto il consigliere Moricoli, devo dire che ringrazio i maestri Bastianini e Serafini per avermi fatto conoscere il musicista e dalla documentazione che ho consultato, lo apprezzo maggiormente per l’attenzione prestata ai suoi allievi.

Presente alla cerimonia Edoardo Tarmati, parente del maestro, ha ringraziato per la cerimonia e si è reso disponibile per collaborare alla ricostruzione storica del musicista.

La commemorazione è terminata con una breve preghiera, e il canto dell’Ave Maria da parte della Corale accompagnata dal suono armonioso del violino di Wanda Folliero.

  

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