Rifiuti, Valeriani: “Calo differenziata colpa comune e Ama”

ROMA- “L’Ama attualmente tratta appena il 12% di tutti i rifiuti di Roma, contro il 35% che lavorava fino al 2018: il motivo è la carenza e la vecchiaia del parco mezzi, la mancanza di impianti e di stazioni di trasferenza, visto che può disporre solo del Tmb di Rocca Cencia, che viene utilizzato anche alla metà della capacità autorizzata e il Comune di Roma vuole chiudere senza avere un’alternativa. È dalla crisi industriale dell’azienda municipalizzata che inizia la riduzione della raccolta differenziata, la diminuzione del servizio porta a porta e l’aumento dei rifiuti sulle strade. Una crisi che il Campidoglio ha aggravato con la nomina di 8 manager e 4 assessori in cinque anni, creando confusione e minando la continuità gestionale. Con bilanci non approvati per molti anni, impedendo all’azienda di investire su mezzi e impianti. Con scelte mancate che hanno paralizzato il sistema dei rifiuti capitolino, provocando ripetute emergenze e continue richieste di aiuto. La raccolta differenziata cresce in tutti i Comuni del Lazio, tranne che a Roma: negli ultimi cinque anni la differenziata media regionale è passata dal 32% al 51,6% con un incremento annuo di quasi 4 punti percentuali e senza il dato negativo di Roma è superiore al 60%. Si continua a cercare un colpevole e a scaricare il proprio fallimento sulle altre comunità del Lazio, piuttosto che assumersi la responsabilità di affrontare e risolvere la gestione dei rifiuti secondo principi di autosufficienza e prossimità”. Lo dichiara in una nota Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.

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