Riforma della giustizia, Matteo Salvini sul litorale di Tarquinia: “Chi sbaglia deve pagare, come tutti i lavoratori”

di WANDA CHERUBINI-

TARQUINIA ( Viterbo) – Il leader della Lega Matteo Salvini torna nella Tuscia ed infiamma le già calorose giornate dei viterbesi a Tarquinia Lido. L’occasione è la campagna di raccolta firme per la riforma della giustizia che i leghisti stanno portando avanti insieme ai Radicali. Campagna iniziata già la scorsa settimana con un grande successo in tutta Italia come nella Tuscia, con oltre mille firme raccolte.
Questa mattina Matteo Salvini è stato sul litorale di Tarquinia con un programma ricco ed articolato. Al suo fianco il senatore Umberto Fusco, il presidente del consiglio comunale di Viterbo Stefano Evangelista, l’assessore comunale Claudio Ubertini, il sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena, il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi e il primo cittadino di Tuscania, Fabio Bartolacci.

A fine mese Salvini è atteso nel capoluogo viterbese, salvo imprevisti, anche per inaugurare la nuova sede della Lega a piazza San Faustino.
“La Lega al governo è garanzia – ha sottolineato Salvini -. Un milione di firme sulle spiagge italiane, ce la facciamo. C’è voglia di normalità, efficienza, merito, trasparenza. La Lega al governo è garanzia di taglio di tasse, rinvio delle cartelle esattoriali, esenzioni Imu per chi ha casa occupata e non incassa affitto. C’è qualcuno che da mesi parla non di lavoro, ma di ddl Zan. Per me possono abbracciarsi, amarsi due ragazzi, due ragazze, ognuno è libero di amare chi vuole. Però togliamo da quella legge l’ideologia, il pregiudizio. Qualcuno vorrebbe spiegare a bimbi di 7-8 anni che possono cambiare sesso. Lasciamo a mamma e papà il compito di occuparsi dell’educazione dei loro figli, non lo Stato, non le associazioni. Martedì 13 luglio saremo in aula. Per noi i diritti civili sono sacri, ognuno è libero di amare chi vuole, ma togliamo a quella legge l’ideologia e il pregiudizio”. Poi sulla giustizia il leader della Lega ha rimarcato: “Ogni firma è un mattoncino rivoluzionario. E’ 30 anni che il parlamento promette la riforma della giustizia. Il referendum sulla responsabilità dei magistrati era dalla fine degli anni ’80 con Pannella. Siamo in tutta Italia con gli amici del partito Radicale e domani  presso i Comuni di Viterbo, Terni ed ogni singola firma è importante. Chi non firma poi non si lamenti. Andiamo avanti con un principio: chi sbaglia paga, come tutti gli altri lavoratori. C’è solo una categoria di lavoratori che se sbagliano sulla pelle dei cittadini non pagano: i magistrati!”.

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