Rinnovato il Patto d’Amore con la Madonna della Quercia

di WANDA CHERUBINI- FEDERICO USAI

VITERBO- Anche quest’anno, nonostante le limitazioni della pandemia, è stato rinnovato il patto d’amore della città di Viterbo con la Madonna della Quercia. Nel 1467, una grave epidemia di peste stava infestando l’Europa e quindi anche l’Italia. La popolazione viterbese, angosciata, si rivolse alla Madonna della Quercia, affinché intercedesse e fosse risparmiata. Questo accadde, e Viterbo fu un’isola felice. Da quella data è in vita il Patto d’Amore tra la città di Viterbo e la Madonna della Quercia. Il Vescovo Lino Fumagalli, che ha officiato questo pomeriggio la S.Messa, ha detto: “Il culto della Madonna della Quercia è nato spontaneamente, nel 1467, su una quercia, dove venne posta l’immagine della Madonna. La gente che passava davanti al mattino si affidava alla sua protezione e quando rientrava la sera dal lavoro la ringraziava. Questo affidamento si è accresciuto nel corso del tempo. La città di Viterbo era preoccupata per la peste, che mieteva il 50 per cento della popolazione ed ecco allora che si affidò alla Madonna della Quercia. Come ringraziamento per questa protezione i viterbesi hanno promesso di rinnovare ogni anno il patto d’amore e noi oggi lo rinnoviamo”. Il Vescovo Lino ha poi sottolineato come il tempo che stiamo vivendo sia molto simile al 1467. “Facciamo fatica a vivere con questo virus che ci costringe a cambiare le nostre abitudini di vita e rende difficile il rapporto interpersonale. Ci prendiamo a gomitate, abbiamo paura di chi ci si avvicina troppo. Questo virus ha messo poi a terra la nostra economia. Che la Madonna ci aiuti a non perdere la speranza, una speranza che ci dà la forza nell’affrontare la vita, rendendoci sensibili al prossimo affinché nessuno debba sentirsi solo. Una solidarietà che ci fa toccare con mano che la parrocchia è famiglia. Chiediamo oggi, rinnovando il Patto d’amore con la Madonna della Quercia, che mantenga in noi la Madonna questa speranza, che diventa attenzione, vicinanza, solidarietà. Usciremo così dalla pandemia rinnovati”.

Il Vescovo Lino questa mattina, alla S. Messa delle ore 10,30, aveva detto: “Oggi possiamo ammirare un nuovo altare, un nuovo ambone e una nuova sede. Questi sono tre elementi fondamentali per la chiesa, che sono la presenza di Cristo in mezzo a noi e sono il nostro sostegno. Un sostegno sempre più necessario, in un mondo che ha sempre più bisogno di unità e certezze”.

Alle ore 18, il sindaco di Viterbo, Giovanni Maria Arena, in una chiesa gremita ed alla presenza delle massime autorità civili e religiose, ha prima ringraziato il Vescovo Lino e don Massimiliano Balsi, parroco della basilica della Madonna della Quercia, per essere riuscito anche quest’anno a realizzare in modo impeccabile questa festività ed ha poi rinnovato il Patto d’amore, come fecero i nostri padri, ricordando come alla Madonna della Quercia siano state consegnate le chiavi della città simbolo di accoglienza, verità, memoria, libertà e fede. “Con queste intenzioni e sentimenti – ha affermato il sindaco Arena – rinnoviamo il patto d’amore. Stiamo vivendo un tempo non facile, sembra che il buio vinca sulla luce. Noi oggi rinnoviamo a te, Madonna della Quercia, il patto d’amore. Proteggici e salvaci, accogli le nostre preghiere. Guida le menti e i cuori di tutti alla solidarietà, alla pace, all’unità”. Infine, il sindaco ed il Vescovo Lino hanno acceso due lampade perpetue per la Madonna della Quercia. Al termine della solenne cerimonia tutti i presenti sono usciti sul sagrato della basilica per assistere ad una esibizione degli sbandieratori e musici della città di Viterbo.

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