Ripristino reparti e servizi presso il p.o. Belcolle, interviene Gubbiotto (Confael)

VITERBO – Riceviamo dalla Confael Viterbo e pubblichiamo: “Su tutto il territorio nazionale si registra un significativo calo dell’incidenza dei contagi da SARS-CoV-2 e di conseguenza una progressiva diminuzione della pressione ospedaliera.
Sono molteplici le realtà nelle quali si sta procedendo, con la dovuta solerzia, al ripristino di servizi ed attività sanitarie sospese o, comunque, fortemente ridimensionate durante le fasi critiche della pandemia.

Presso il p. o. di Belcolle, invece, si sta assistendo all’ennesima riprova di inadeguatezza organizzativa. Nonostante la morsa del virus che sta man mano allentando la presa, presso il p. o. di Belcolle si tergiversa e si ritarda sul ripristino di servizi essenziali, quali la degenza oncologica, la degenza ematologica, la degenza ortopedica presso il p. o. di Belcolle, le ordinarie attività delle sale operatorie, ecc.

È dall’inizio dell’emergenza sanitaria che intere U. O., moltissimi servizi e numerose attività sanitarie sono state sospese o contratte in maniera del tutto arbitraria.
In questo ultimo anno la direzione strategica, ha dimostrato ampiamente una grave carenza organizzativa adoperando scelte che hanno spesso messo a repentaglio la sicurezza psicofisica dei lavoratori e causato forte disagio ai moltissimi utenti che hanno visto i propri bisogni di salute e bisogni assistenziali prevaricati; si pensi, ad esempio, che ancora oggi, tutte le persone affette da patologie di natura ematologica che necessiterebbero di essere ricoverate, non possono esserlo poiché, per la direzione strategica di codesta A. S. L., evidentemente, la degenza ematologica non è poi così importante e alle persone affette da patologie di questa natura si può decidere di negare il ricovero ospedaliero (di contro però la Carta dei Servizi aziendali, aggiornata in data 21 novembre 2021, ci dice che la degenza ematologica risulta attiva al piano 8 del blocco C di Belcolle; di fatto però così non è).

Se cittadini e lavoratori si sono rassegnati al modus operandi proprio di chi gestisce il servizio sanitario cittadino ed arbitrariamente decide di non erogare più questo o quel servizio essenziale e quindi, di mettere a rischio salute ed incolumità di cittadini e lavoratori, la scrivente o. s. non si rassegnerà mai e continuerà strenuamente a denunciare le inadempienze, la negligenza e la superficialità con la quale la direzione strategica amministra questa A. S. L..

Rivolgiamo la richiesta alle autorità competenti ed anche al commissario straordinario, dott.ssa Antonello Scolamiero, di attenzionare le criticità segnalate, di vigilare sul corretto operato della direzione strategica della A. S. L. di Viterbo ed eventualmente di sollecitare il ripristino di tutti quei servizi che sono stati sospesi o fortemente ridimensionati che hanno già causato notevole disagio ai cittadini e che oggi, alla luce della flessione della curva epidemiologica della pandemia, non hanno motivo di non essere prontamente ripristinati.

Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, porgiamo distinti saluti”.

Il Segretario Provinciale
Alessandro Stella

 

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