di WANDA CHERUBINI –
VITERBO – “Questa mattina ho consegnato con alcuni colleghi di Viterbo, in rappresentanza del mondo Ho.Re.Ca e del M.I.O, Movimento Imprese Ospitalità, le chiavi a Giovanni Arena Sindaco delle nostre attività. Ieri le abbiamo chiuse per l’ultima volta e non da oggi ribadiamo che non avremo la minima intenzione di riaprirle finché Giuseppe Conte non ci darà ascolto! Se chiudiamo chiude l’Italia!”. Così commenta Paolo Bianchini, titolare del “Vecchio Orologio” e cofondatore di “Risorgiamo Italia”, l’iniziativa di questa mattina, che ha visto i ristoratori e baristi di tutta Italia manifestare con la consegna delle chiavi dei loro locali ai rispettivi sindaci contro le disposizioni del Governo Conte.
A Viterbo la consegna è avvenuta dentro il cortile di Palazzo dei Priori. Oltre a Bianchini c’erano anche Laura Belli, ristoratrice in rappresentanza di Bagnaia, Maurizio Grani per San Martino al Cimino e Mauro Nunzi in rappresentanza dei bar viterbesi. “Consegniamo a lei le chiavi delle nostre attività, della nostra vita– ha detto Bianchini al sindaco Arena- perché lei ha compreso la nostra protesta e le conseguenze di quanto deciso da Conte sulle attività economiche che gestiamo”.
Il primo cittadino ha risposto ringraziando per la fiducia riposta ed affermando di condividere le loro preoccupazioni e che si farà portavoce di questa protesta nell’interesse della città che rappresenta. Già ieri sera, sempre in segno di protesta contro il Governo, i ristoratori come i gestori dei bar e delle attività collegate al turismo hanno simbolicamente sollevato le serrande dei propri locali e acceso le luci.
