CIVITA CASTELLANA (Viterbo) – Focus alla camera sulla sostenibilità del distretto ceramico civitonico. Tema centrale: il risparmio idrico. Se ne è parlato questa mattina in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, presieduta da Mauro Rotelli, in occasione del primo ciclo di audizioni informali sull’utilizzo di tecnologie per il risparmio idrico nel settore delle ceramiche. Presente all’incontro anche il presidente dell’Apea Civita Castellana, Antonio Sini, il quale ha ribadito il ruolo centrale dell’ente nel farsi promotore di un’economia circolare e di un sistema industriale sostenibile.
“Le aziende del distretto – ha dichiarato Sini – sono state le prime ad utilizzare tecnologie specifiche per il risparmio idrico, partendo dalla riduzione degli scarichi, fino all’ottimizzazione del processo produttivo. L’Apea ha sostenuto e incentivato progetti volti al recupero dell’acqua negli impianti industriali, insieme al recupero degli scarti ceramici e acqua derivante da residui di smaltatura”.
Con l’obiettivo di favorire una crescita industriale responsabile, Sini ha esposto in commissione alcune proposte utili a migliorare l’efficienza idrica e la sostenibilità del comparto edilizio, con un focus sui sanitari in ceramica.
“Pensiamo all’introduzione di una norma tecnica Uni sul risparmio idrico e la relativa tracciabilità negli Ape – ha sottolineato Sini -, oltre ad una specifica etichettatura sui sanitari che attesti l’effettivo consumo idrico del sanitario e, infine, l’uniformità di tali regolamentazioni a livello europeo. Stiamo lavorando anche ad un progetto che preveda il recupero e la sostituzione dei sanitari usati, in modo da ridurre l’impatto ambientale a favore della sostenibilità”. “Attraverso questi accorgimenti – conclude – sarà finalmente possibile favorire un’evoluzione del settore verso pratiche più rispettose dell’ambiente. Questi interventi non solo ridurrebbero l’impatto ambientale, ma rappresenterebbero un’opportunità di crescita per l’intero comparto produttivo, creando nuovi posti di lavoro e favorendo la competitività internazionale del Made in Italy”.