VITERBO – Via libera dalla Conferenza Stato Regioni al Decreto attuativo Mipaaf sul ‘Fondo ristorazione’.Il provvedimento stabilisce i criteri, i requisiti e le modalità di erogazione del contributo a fondo perduto destinato alle imprese del settore ristorazione per l’acquisto di prodotti, inclusi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima di territorio: il Fondo per la filiera della ristorazione, per il quale, con il Dl Agosto, sono stati stanziati 600 milioni di euro. Potranno accedere al contributo non solo i ristoranti e le mense ma anche gli agriturismi, i catering per eventi e gli alberghi (per l’attività di somministrazione di cibo).
“Attraverso un meccanismo semplicissimo – spiega il ministero in una nota – l’impresa di ristorazione potrà presentare la domanda di contributo mediante il portale della ristorazione (piattaforma web di Poste Italiane) o gli sportelli di Poste Italiane. Una volta espletata la verifica del rispetto del massimale degli aiuti de minimis da parte di Poste italiane, il Ministero autorizzerà in automatico la corresponsione di un anticipo pari al 90% del valore del contributo riconosciuto, che avverrà tramite bonifico effettuato da Poste Italiane. Entro 15 giorni dall’anticipo il soggetto beneficiario presenterà a Poste Italiane, con le medesime modalità previste per la presentazione della domanda, quietanza di pagamento degli acquisti. Una volta acquisita tale documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del contributo concesso”.
Il contributo per ciascun beneficiario potrà variare da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro, al netto dell’IVA.
La Regione Lazio, ha indetto,dal canto suo, il bando BONUS LAZIO KM0 che destina 10 milioni di euro al settore Ho.Re.Ca (ovvero della ristorazione) per l’acquisto di prodotti agroalimentari del Lazio. Sarà concesso, infatti, un contributo a fondo perduto ai soggetti della ristorazione, sotto forma di voucher, pari al 30% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti DO (Denominazione di Origine), IG (Indicazione Geografica) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) del territorio laziale con l’obiettivo di promuovere misure di aiuto che consentano la ripresa delle attività sul territorio.L’importo del contributo, che sarà ricevuto a fronte di una fattura già quietanzata per l’acquisto dei prodotti indicati dal bando, varia da un minimo di 500 euro – a fronte di una spesa ammissibile di almeno 1.667 euro – a un massimo di 5.000 euro – per una spesa ammissibile pari ad almeno 16.667 euro. Potranno partecipare al bando, per cui saranno garantite procedure semplificate e tempestive, gli operatori della ristorazione che esercitano attività primaria o secondaria nel Lazio iscritta ai seguenti codici ATECO: ristorazione con somministrazione (cod. 56.10.11); attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (cod. 56.10.12); ristorazione su treni e navi (cod. 56.10.50); catering per eventi, banqueting (cod. 56.21.00).
“Non sciupiamo queste opportunità – sottolinea Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e responsabile regionale del settore turistico – E’un’occasione per il turismo, ma anche per una ripresa delle vendite del settore agroalimentare nel Lazio, che, come il settore turistico, è stato pesantemente penalizzato, e ancora una ripresa per il settore vitivinicolo che ha scontato le maggiori flessioni nelle vendite. Quindi una importante opportunità offerta alle imprese nazionali e per quanto riguarda il bando della Regione Lazio un’importante occasione per le imprese della filiera turistica e del settore agroalimentare”.