Rocca: “Le case di comunità sono garanzia di sanità pubblica devono essere aperte 7 giorni su 7”

ROMA- «Vogliamo case di comunità aperte 12 o 24 ore 7 giorni su 7, dove se non c’è il mio medico di famiglia ne trovo comunque un altro che lavora in team con altri specialisti ambulatoriali e dove di posso ottenere anche accertamenti di primo livello, come ecografie o elettrocardiogrammi». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Roccain un’intervista al quotidiano la Stampa nell’edizione on line. E alla domanda: ‘Però le case di comunità nelle zone a bassa intensità abitativa rischiano di essere distanti troppi chilometri da casa…’, ha risposto: «Anche per questo vogliamo che almeno i giovano medici passino alla dipendenza, in modo da poter garantire l’assistenza in quelle aree dove oggi nessuno vuole andare. Il sistema così com’è non regge più. Dobbiamo rivederlo insieme e anche alla Fimmg, in sindacato di categoria, che ha preso le distanze dalla disinformazione propagata da alcuni volantini distribuiti nel Lazio, ma anche altrove». Relativamente alle accuse di voler privatizzare il sistema e di voler mettere su le Case di Comunità per solo per accaparrare i soldi del Pnrr, ha aggiunto: «Ma quale privatizzazione, semmai le Case di comunità sono una garanzia che tutto è erogato dal pubblico, anziché dal privato al quale oggi si rivolge chi non trova risposte adeguate e in tempi certi nel territorio. E riguardo i soldi i 2 miliardi del Pnrr quelli sono vincolati alla realizzazione delle nuove strutture. Oppure vogliamo buttarli e costruire delle scatole vuote senza medici?».

 

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