Roma: polemiche per il nuovo termovalorizzatore

di REDAZIONE

Roma – Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha annunciato la pubblicazione della gara per il nuovo termovalorizzatore per i rifiuti della Capitale durante il suo secondo Rapporto annuale alla città. Tuttavia, l’annuncio ha riacceso le polemiche, con le opposizioni pronte a dare battaglia.

Il presidente provinciale di FdI, Marco Silvestroni, si è detto “schifato e infuriato”, mentre il M5s, da sempre contrario alla realizzazione dell’impianto, ha attaccato il costo della gara: quasi 7,5 miliardi, che pesano per quasi un miliardo sulla parte pubblica. Silvestroni ha annunciato che si costituirà parte civile insieme ai cittadini.

Secondo il sindaco, il termovalorizzatore di Santa Palomba sarà la spina dorsale della strategia per risolvere l’annosa questione dello smaltimento dei rifiuti della città. Ha ribadito che entro il 2026, il termovalorizzatore e gli altri impianti saranno operativi. Il termovalorizzatore avrà una potenza di 67,6 Megawatt, “equivalente al fabbisogno energetico di 200mila famiglie”, e sarà il “meno inquinante d’Europa”.

L’assessora capitolina ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha risposto alle opposizioni, sottolineando che il miliardo è quasi interamente a carico del soggetto che si aggiudicherà la gara. Ha inoltre definito le critiche sul versante sanitario come “fake news e terrorismo psicologico”.

Nonostante ciò, le polemiche non si spegneranno oggi. Lo scorso luglio, il Tar aveva respinto i ricorsi presentati dai Comuni di Albano, Ardea e Ariccia, oltre che delle associazioni ambientaliste, contro le ordinanze di Gualtieri sul termovalorizzatore. Tuttavia, è stato presentato un ulteriore ricorso. Il M5S e la Lista civica Raggi hanno annunciato che saranno in piazza il 30 novembre davanti al Consiglio di Stato per dare man forte ai comitati.

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