Roma, sempre al centro delle cronache il carcere di Regina Coeli: poliziotti aggrediti, ancora un telefono rinvenuto in cella

ROMA- Riceviamo da Sappe e pubblichiamo: “Sembra davvero non esserci pace per il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere romano di Regina Coeli. Ricostruisce gli eventi accaduti nelle ultime ore Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Oggi abbiamo contato le ennesime aggressioni a due poliziotti in servizio. Un ispettore e un assistente di Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti e strattonati da un detenuto extracomunitario, presso l’Ottava Sezione, probabilmente al fine di uscire illegittimamente dalla stessa. Il detenuto ha strattonato violentemente i due, colpendo il primo con un calcio in pieno petto. Solo dopo essere riusciti a tranquillizzarlo, il ristretto è stato ricondotto in cella mentre l’ispettore è stato accompagnato al vicino pronto soccorso, con forti dolori al torace e si trova attualmente in attesa di prognosi. Ditemi voi se è normale continuare a lavorare cosi…”. Ma Somma aggiunge che il personale di Polizia Penitenziaria lavora a Regina Coeli, nonostante tutto, con grande professionalità nonostante i continui pericoli: “lo dimostra il rinvenimento e sequestro dell’ennesimo telefono cellulare (il terzo nel giro di una settimana) in Sesta Sezione. Servono urgenti provvedimenti perché la Polizia Penitenziaria di Regina Coeli a Roma è stanca e stufa, come anche dimostra il prossimo sit-in di protesta organizzato per la prossima settimana proprio per denunciare l’invivibilità, per i Baschi Azzurri, della struttura di Trastevere!”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà innanzitutto ai due poliziotti contusi ed ha parole di apprezzamento per il personale che lavora a Regina Coeli: “le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che svolgono quotidianamente il servizio a Regina Coeli lo fanno con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato per l’esasperante sovraffollamento. Ma servono urgenti provvedimenti per frenare una situazione operativa che è semplicemente allarmante”.

Capece saluta con favore la nomina di Carmelo Cantone a nuovo vice Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, decisa dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia: “La sua nomina è una notizia positiva, che potrebbe dare una svolta all’impantanamento in cui si trovano le politiche penitenziarie. E’ dirigente preparato, concreto e realisto, che con la sua lunga esperienza ha già dimestichezza con questi temi. Ora sale nelle “sale del potere” e può essere finalmente incisivo su un cambiamento tanto auspicabile quanto necessario. Mi auguro si renda conto come non possa essere la vigilanza dinamica la soluzione all’invivibilità della vita nelle celle e si pensi piuttosto al miglioramento delle condizioni di lavoro delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Quel che ci è mancato negli ultimi anni è una classe dirigente del Dipartimento vicina ai suoi uomini e alle sue donne, impegnati ogni giorno nella prima linea delle sezioni detentive”.

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE