Rosa è a casa, Aspromonte: “Oggi i facchini hanno dimostrato che il facchino sa soffrire e lo fa in silenzio” (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Brividi, sudore, fatica, fede, emozioni sempre crescenti, tutto questo ha fatto vivere “Dies Natalis” questa sera al suo primo trasporto per le vie abbuiate di Viterbo. Un trasporto che è stato un successo. Soddisfazione da parte di tutti, in primis dal capo trasporto Luigi Aspromonte, che ha detto: “Oggi i facchini hanno dimostrato che il facchino sa soffrire e soffre in silenzio”.  Poi ha aggiunto: “E’ per me ora una sorta di liberazione. Ho accumulato tensione su tensione, da quando  il capofacchino  Sandro Rossi si è sentito male. Tensione, però che ho saputo gestire alla grande, forse perché vengo dal mondo del calcio”. Poi sulla macchina ha detto: “E’ un po’ pesante, ma siamo abituati”.  Arrivata “Dies Natalis” sul sagrato di Santa Rosa, prima di far uscire dalla Macchina i facchini, il capo trasporto ha detto: “Abbiamo dimostrato a Sandro Rossi ed a Marco Gemini di aver seguito i loro insegnamenti”. Poi una dedica particolare all’amico Baffino, un facchino deceduto due anni fa: “Grazie Baffino, me lo aveva detto che un giorno avrei portato la macchina”. Su Sandro Rossi ha poi riferito che è uscito dall’ospedale e che ora è a casa.

Soddisfazione del presidente del sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini: “Rosa è tornata a casa. Il percorso è stato non facilissimo, con alcuni punti critici che abbiamo superato. Il capo trasporto Luigi è stato bravissimo, ha portato questa Macchina coadiuvato dalle sapienti guide,  ma con questi leoni sotto, ogni Macchina si può trasportare”.

Anche la sindaca Chiara Frontini visibilmente emozionata ha affermato: “E’ stato un trasporto straordinario,  difficile. Il brivido è corso lungo la schiena, ma è stato un grande trasporto”.

Foto di FEDERICO USAI e WANDA CHERUBINI

 

 

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