Sagra delle castagne di Soriano, il bilancio finale del presidente

SORIANO NEL CIMINO (Viterbo) – Antonio Tempesta commenta l’esito dell’edizione numero 54 dell’evento storico-rievocativo. A quasi un mese dalla fine della Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino, il presidente dell’Ente Sagra delle Castagne Antonio Tempesta fa un bilancio dell’edizione 2021, la cinquantaquattresima, analizzando i vari aspetti che questa manifestazione storico-rievocativa va a toccare: economici, turistici, culturali sociali. “In tempi di pandemia – esordisce Tempesta – abbiamo fatto una scelta coraggiosa, quella di tornare a svolgere la festa, seppur non al 100 per cento delle potenzialità, e abbiamo vinto la sfida: questa Sagra delle Castagne è stata un successo sotto ogni punto di vista e per questo motivo desidero ringraziare per il sostegno e la vicinanza l’amministrazione comunale, in particolar modo il sindaco Roberto Camilli, il vicesindaco e assessore alla cultura Rachele Chiani, l’assessore ai grandi eventi Luigi Nicolamme, che ha esperienza da vendere, l’ex sindaco Fabio Menicacci e il presidente della Pro Loco Giuseppe Riolo”.

L’Ente Sagra ringrazia anche i Carabinieri della stazione di Soriano, la Polizia Locale, la sezione della Croce Rossa Italiana per il supporto nella gestione dell’ordine pubblico e delle varie situazioni legate alle normative anti Covid-19. Inoltre, ringrazia le aziende Webnovo per le dirette streaming, Carramusa per la logistica e Audiotime per il service luci e audio e tutte le attività commerciali di Soriano, che hanno potuto trarre beneficio dallo svolgimento della festa. “I miei più sentiti riconoscimenti – aggiunge Tempesta – vanno inoltre ai ragazzi del COST e al loro presidente Michele Bellachioma, che hanno egregiamente gestito i varchi di accesso e le tribune, dovendo fare i conti con imprevisti e variazioni, e quindi ai presidenti di contrada e ai contradaioli che, in un momento molto delicato per tutti, hanno dovuto re-invertarsi e riscrivere i loro programmi, riscuotendo comunque un grande successo. Non nascondo che qualche piccolo problema organizzativo ci sia stato, ma la soddisfazione e i commenti positivi dei numerosi visitatori sono la prova che abbiamo lavorato bene, facendo tutto il possibile per garantire la riuscita della Sagra”.

Un ruolo centrale, quest’anno, lo hanno rivestito gli appuntamenti culturali, con interessanti conferenze su vari temi legati alla storia e alla cultura del territorio: una lezione sull’araldica delle famiglie che governarono Soriano (relatori F. Cassani e M. D’Andrea), una giornata dedicata a Dante (F. Ferrari, E. Gnignera, F. Marangoni, S. Paci Piccoli), la ricostruzione di gioielli antichi (A. Marcucci) e di un’acconciatura medioevale (S.A. Marchi), un convegno sulla poco nota battaglia della Sanguetta, una lezione sull’inno d’Italia (M. D’Andrea) e la presentazione dei workshop di costumistica storica, base di partenza per un progetto molto ambizioso a livello interregionale. Successo anche per la commedia “Storia di fanti, sottane e briganti” del regista e attore Maurizio Annesi, che mette da anni a disposizione la sua lunga esperienza di teatro.

Per quanto riguarda il Premio nazionale Vojola d’oro, oltre ai premiati Massimo Wertmüller, Antonio Agnocchetti e Alvise Clarioni, è stata consegnata una targa al reparto di malattie infettive dell’ospedale Belcolle di Viterbo, nelle mani del direttore Luciano Caterini e alla presenza di una rappresentanza del reparto, come riconoscimento per il lavoro svolto in pandemia da parte dell’Ente Sagra e del Comune di Soriano nel Cimino.

“Noi sorianesi – riprende Tempesta – dobbiamo renderci conto che ormai la Sagra delle Castagne è un patrimonio storico-culturale non solo della città, ma a livello nazionale e il riconoscimento dei massimi enti pubblici ne è la prova tangibile. La nostra intenzione è quella di fare sempre meglio, sempre e solo per il bene di Soriano, non certo per smania di protagonismo o interessi personali”.

In conclusione, il presidente dell’Ente Sagra fa una riflessione sul nome dell’evento, perché forse “Sagra delle Castagne” non sempre rende l’idea di una grande manifestazione storico-rievocativa: “Questa festa non è una sagra, quindi probabilmente dovremmo affiancare un secondo titolo, per garantire al pubblico una migliore comprensione di cosa facciamo. Intanto ringrazio chi ha contribuito a parlare di noi e a presentare gli eventi: l’inviata di Rai 2 Roberta Cannata, molto seguita sui social; la bravissima scrittrice e giornalista Valeria Biotti, che ha presentato la Vojola d’oro; Roberto Parnetti, giornalista toscano e e maestro di campo in molti palii e gare storiche, che ha promosso il palio sorianese in tutta Italia attraverso il suo blog. Appuntamento quindi all’edizione 2022 con la speranza che possa tornare a svolgersi con formula piena. Soriano ha avuto il coraggio di fare, di cambiare e avrà il coraggio di guardare al futuro”.

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