Salvini a Viterbo: “Risorse incredibili, la Lega ci sarà”. E sulle infrastrutture…

di SIMONE CHIANI-

VITERBO – Il pezzo da 90, la Lega, ha deciso di tirarlo fuori a poco più di due settimane dalle elezioni: Matteo Salvini ha raggiunto Viterbo per cercare di dimostrare l’attenzione rivolta dagli alti rappresentanti nazionali del Carroccio alle sorti della sfida amministrativa locale.

Tema trainante è stato anche quello del referendum sulla giustizia del 12 giugno, ma al centro dei vari discorsi non potevano che essere le sempre più vicine elezioni, sulle quali ognuno dei rappresentanti del centrodestra ha avuto modo di esprimersi.

“Non crediamo ai sondaggi – ci tiene a sottolineare Francesco Battistoni in apertura, rivolgendosi poi al candidato Sindaco – Tu hai dimostrato con i fatti come si fa buona amministrazione. Proseguiamo con la politica del fare. Crediamoci!”

“Questa sera in piazza c’è il popolo del centrodestra. È la nostra gente, della Lega e di Forza Italia – incita Andrea Di Sorte – Ognuno di noi deve spingere a fare qualcosa di più per arrivare al ballottaggio. Dobbiamo essere una squadra che si muove insieme. Dobbiamo fare una telefonata, spendere un messaggio, per dare una mano a Claudio”.

Dopo l’intervento di Claudio Ubertini, volto ancora a sottolineare le concrete possibilità della propria candidatura, è stato il turno del sopraggiunto Matteo Salvini: “Quello che sceglierete voi viterbesi sarà la scelta giusta, ma, comunque sceglierete, la Lega ci sarà.”

Dopo l’ingresso sulle amministrative il segretario nazionale del partito ha poi allargato ironicamente lo sguardo al nazionale, parlando di Equitalia, Reddito di Cittadinanza e aumenti della tassa sulla casa, non supportati dal Carroccio, bensì “dalla sinistra”: “Quelli del PD sono più evoluti, noi siamo più terra terra. Le priorità sono 3: lavoro, lavoro, lavoro. È qui che vogliamo spendere le nostre energie.”

Qualche parola anche sulla guerra e la sua “connessione” alla Città dei Papi: “La guerra in Ucraina significa mancanza di posti di lavoro qui – spiega – per l’aumento dei costi. Il lavoro non mancherà a Pechino o a Washington, ma qui, in Italia, a Viterbo“.

Giunto alle battute finali, decide di tornare proprio sulle imminenti comunali: “Non sono venuto qui per dirvi come si vive a Viterbo: scegliete voi il meglio, scegliete il miglior curriculum. Mancano 19 giorni, ma non parliamo male degli altri, non rispondiamo alle accuse. Offriamo la nostra idea di Viterbo, di casa, di lavoro, di ambiente. Vi chiedo, oltre a scegliere il Sindaco giusto – continua – di votare per il referendum sulla giustizia, per evitare tutto quello che abbiamo visto fino a oggi. Cambiare la giustizia non è un problema di un politico o di un giudice, ma un problema italiano.”

Una battuta anche su Santa Rosa: “Spero di tornare il 3 settembre, perché le emozioni vissute qui a Viterbo raramente le ho vissute nel resto d’Italia.”

Poi conclude, con una steccata indiretta al governo regionale della Sinistra e ai problemi infrastrutturali di zona: “Viterbo non è in mano mia né di Ubertini, ma in mano vostra. Avete una città straordinaria e risorse incredibili.

Avete tanto di buono ma un problema di collegamenti: vinciamo qui e in Regione perché altrimenti a Viterbo ci arrivi solo con l’elicottero. Non puoi metterci due ore da Roma, altrimenti perdi. La regione Lazio non è solo Roma, Roma, Roma.

Viva la Lega, Viva Viterbo!”

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