San Martino, un Santo che non morì da martire (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- La chiesa, come luogo di cultura. E’ questa la finalità, che ha animato don Mario Brizzi, ad organizzare nel pomeriggio dell’11 novembre, l’incontro presso la chiesa di Santa Maria Nuova, per conoscere e delineare la figura di San Martino.
Una relazione molto dettagliata, che ha spaziato dall’arte agli eventi personali del Santo, per approdare alla tradizione popolare.
Dopo una breve descrizione della vita del Santo “generoso” in memoria del suo gesto per aver offerto una parte del suo mantello ad un mendicante, ha parlato di un capolavoro di Mattia Preti, poco conosciuto ubicato nell’abbazia di San Martino al Cimino.
E’ uno stendardo processionale di notevoli dimensioni (268×203 cm) che la Confraternita del SS Sacramento del borgo, in vista del Giubileo del 1650, fece realizzare nel 1649 con il contributo offerto dalla Principessa Olimpia Maidalchini Pamphili.
A seguire tante curiosità sui detti popolari del mondo contadino: la definizione di podere, gli abbinamenti culinari vino-castagne, la citazione dei versi carducciani e l’estate di San Martino.
Presenti tra il numeroso pubblico che ha apprezzato molto l’iniziativa, la sindaca Chiara Frontini e il consigliere Paolo Moricoli che si sono intrattenuti commentando la conferenza.
La serata si è conclusa con una cena sociale, con degustazione di piatti tipici della tradizione viterbese.

 

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