ROMA- Riceviamo dalla Confael e pubblichiamo: “Più volte si è evidenziato il ruolo importante del farmacista nel tessuto sociale e sanitario purtroppo però dimenticato dalle istituzioni. Infatti il contratto per i farmacisti che lavorano nel privato è scaduto da circa dieci anni ed è un contratto-commercio pur avendo una laurea questi professionisti non vengono annoverati nel comparto sanità”. E’ quanto si legge in una nota del vicesegretario nazionale e segretario del comparto sanità di Confael la Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, Egidio Gubbiotto che evidenzia come “il passaggio dal compatto commercio a quello sanità riuscirebbe a migliorare la qualità della vita professionale, economica e privata: 30 giorni di ferie e no 26; 36 ore di lavoro settimanale rispetto alle 40 ore attuali. Inoltre la collocazione nel comparto della sanità del Ccnl farmacie private – afferma Gubbiotto – restituirebbe quella dignità professionale e di immagine che i farmacisti si sono abbondantemente guadagnati nel percorso degli studi e con il lavoro che quotidianamente supporta ,aiuta e consiglia tutti i cittadini”.
Sanità, Confael: “Farmacisti non titolari devono avere Ccnl sanità”
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