Sanità, D’Amato: “Più che operazione verità mi sembra cortina fumogena per giustificare consulenze”

ROMA – Leggo di fantomatiche operazioni verità sui bilanci della sanità, tutti parificati e che dopo oltre 10 anni di commissariamento sono stati passati al setaccio minuziosamente dai ministeri affiancanti, dovrebbe saperlo bene Rocca che difatti ha scelto proprio il dottore Andrea Urbani come suo direttore, che era il controllore del Lazio da responsabile della programmazione al ministero della salute, facendolo con competenza e professionalità assieme agli altrettanto competenti tecnici del Mef gestiva i tavoli di verifica e ha dato il parere sull’uscita dal commissariamento. Mi sembra solo un gran polverone, la verità è che rispetto ad una stagione in cui neanche venivano presentati i bilanci oggi vi è una certezza contabile, il disavanzo per il per il 2020 e 2021 è stato azzerato e per il 2022 e poco oltre i cento milioni risentendo dei mancati trasferimenti per la copertura dei costi covid e comunque sotto al 2 per cento. Oggi invece il Presidente Rocca dovrebbe dire a quanto ammonta il disavanzo tendenziale del 2023 ossia di sua competenza e se è superiore a quello dell’anno precedente, un comunicato di qualche giorno fa diffuso dal ministero dice che ci sono cinque regioni con un disavanzo 2023 oltre il 5 per cento. Temo che il Lazio sia tra queste, e questo è il vero motivo della cortina fumogena, assieme all’assegnazione di tutta una serie di consulenze che renderò presto note”. Lo ha dichiarato il Consigliere della Regione Lazio e responsabile Welfare della Segreteria Nazionale di Azione, Alessio D’Amato.

 

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