Sanità: M5S Lazio, attivare le USPED per tutelare i pazienti più piccoli

ROMA – “Avviare, sulla scorta di quanto stanno già facendo altre Regioni, la procedura di manifestazione di interesse e acquisizione di disponibilità da parte dei pediatri, o altri specialisti in pediatria, ed infermieri, al fine di costituire le Unità Speciali di Pediatria Distrettuale (USPED) che possano alleviare le strutture ospedaliere, già in affanno, dai ricoveri dei minori alleviando questi ultimi dalle delicate implicazioni psicologiche connesse alla degenza”.

Questo, in sintesi, il contenuto di una mozione del Gruppo consigliare M5S in Regione Lazio, a prima firma del consigliere regionale 5stelle, Loreto Marcelli, vicepresidente in Commissione Sanità, rivolta alla Giunta Zingaretti. “Si tratta di una misura fondamentale, richiesta da diverse associazioni di categoria, che aggiunge un nuovo tassello a quella sanità territoriale e di prossimità, che attribuisce un valore centrale all’assistenza domiciliare, ove possibile. – dichiara Marcelli – Prima con le Unità Speciali di Continuità Assistenziale Regionale (Uscar), poi con la ricetta dematerializzata, adottata successivamente anche a livello nazionale con un provvedimento della Protezione Civile, passando al certificato di malattia pediatrico dematerializzato e al medico scolastico e ora con la proposta delle Unità Speciali di Pediatria Distrettuale (USPED): è questa la nuova sanità pubblica che come M5S stiamo delineando in Regione Lazio a partire dall’emergenza sanitaria Covid e che sarà fondamentale anche per tutto il periodo post covid”.

“La necessità di rafforzare e introdurre, laddove assenti, strumenti come le Uscar e le Usped è resa ancora più urgente dalla recente sentenza del TAR secondo cui i medici di famiglia non possono fare assistenza domiciliare ai pazienti Covid. Dobbiamo cercare di creare una rete sul territorio che faccia da paracadute e allo stesso tempo prevenga sovraffollamento delle strutturre ed eccessivi tempi di attesa per i pazienti”, conclude Marcelli.

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