Sanità, nuovo Pronto soccorso a Tivoli e prima risonanza magnetica per l’Asl Roma 5

ROMA- Investiti 20 milioni di euro per la sicurezza dell’ospedale, i nuovi reparti e le tecnologie. L’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli è pronto a riaprire globalmente, a partire da domani, la propria attività sanitaria, dopo l’incendio dell’8 e del 9 dicembre 2023, grazie a un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.

L’inaugurazione è avvenuta questa mattina alla presenza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del direttore regionale della direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Roma 5, Silvia Cavalli, e dei rappresentanti istituzionali, regionali e locali.

L’Azienda sanitaria locale Roma 5 ha messo a terra gradualmente la programmazione del governo Rocca, approvata nel luglio 2023 a poco più di tre mesi dall’insediamento, sbloccando risorse ferme da anni che attendevano di essere spese.

Millequattrocento metri quadrati di pronto soccorso, completamente ristrutturato e ammodernato, sia a livello strutturale che tecnologico al fine di rispondere, attraverso 5,4 milioni di euro, in maniera sempre più efficacie alle esigenze di una medicina in costante evoluzione.

Il nosocomio San Giovanni Evangelista ha, inoltre, colmato il vuoto sanitario sulle grandi apparecchiature, installando la prima risonanza magnetica dell’Azienda sanitaria locale Roma 5 (una Tesla 1,5) grazie a un investimento di 1,8 milioni di euro, che raddoppieranno entro fine anno con il secondo macchinario all’ospedale Leopoldo Parodi Delfino di Colleferro. Grandi apparecchiature che erogheranno cure più efficaci e appropriate per gravi patologie, riducendo la mobilità sanitaria dei propri residenti verso altre Aziende sanitarie e contribuendo ad abbattere le liste d’attesa anche attraverso le circa 1000 assunzioni autorizzate (comprese circa 300 stabilizzazioni).

L’inaugurazione è stata completata con il recupero strutturale e del restauro del Palazzo Vecchio del 1600, dove sono stati attivati i nuovi centro unico di prenotazione e centro prelievi, attraverso 9 milioni di euro dell’edilizia sanitaria (ex articolo 20) che si aggiungono ad altri 3,7 milioni di euro per i lavori e la messa in sicurezza del nosocomio.

«Ricordo come fosse ieri il dolore e la frustrazione per l’incendio divampato nel pronto soccorso del San Giovanni Evangelista di Tivoli, che ha provocato feriti e la morte di due pazienti. Abbiamo lavorato fin da subito, insieme al direttore Urbani e al commissario straordinario Cavalli, per rispettare il cronoprogramma che oggi ci consente, finalmente, di riaprire il pronto soccorso e di dotare l’ospedale di Tivoli della sua prima risonanza magnetica. Grazie a un’importante opera di ristrutturazione all’interno del Palazzo del XVII secolo, sono tornati attivi il Cup e il centro prelievi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sinergia istituzionale con la Procura della Repubblica e con il Corpo dei Vigili del Fuoco, cui va la nostra gratitudine», ha dichiarato il presidente Francesco Rocca.

Ora la comunità di Tivoli può contare su un ospedale in sicurezza, dopo un’incessante attività posta in essere dalla Regione Lazio e dall’Asl Roma 5 per la riapertura graduale, a partire dagli scorsi marzo e aprile, del San Giovanni Evangelista, insieme con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli e il Corpo dei Vigili del Fuoco.

L’amministrazione Rocca ha anche individuato le risorse sufficienti, pari a 379 milioni di euro, per la realizzazione del Nuovo ospedale tiburtino, che potrà contare su 392 posti letto a fronte degli attuali 261 posti letto dell’ospedale di Tivoli, per una superficie di 84.500 metri quadrati.

Entrando nel dettaglio dell’inaugurazione odierna, il pronto soccorso del San Giovanni Evangelista è pronto ad accogliere i pazienti in cinque nuove aree (triage, bassa intensità, media intensità, alta intensità e holding) e in cinque nuove sale volte a una maggiore riservatezza tra i pazienti e i familiari, implementando l’umanizzazione (sala sollievo, sala rosa bianca per i pazienti in condizioni di maltrattamento e violenza di genere, due sale per i colloqui dei pazienti psichiatrici con i familiari e una stanza per il paziente potenzialmente infettivo).

La Medicina di Emergenza e Urgenza è stata rinnovata, invece, con un’area di 12 posti letto, di cui 4 per le cure intensive, dedita alle prestazioni di urgenza continuative in un ambiente sicuro e tecnologicamente avanzato.

La riattivazione delle prime unità di degenza e di gran parte dei servizi dell’ospedale, partendo dagli scorsi marzo e aprile, ha permesso di erogare oltre 14.000 prestazioni al Punto di primo intervento (che oggi, con l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso, termina la sua attività), più di 2mila ricoveri nei reparti di degenza e 60mila prestazioni ambulatoriali.

«Oggi riapre il pronto soccorso di Tivoli, dopo un lungo e complesso intervento di ristrutturazione e dopo la nuova acquisizione di tutte le tecnologie ed arredi necessari ad un pronto soccorso sicuro, tecnologico ed umanizzato. La riapertura del pronto soccorso nell’ambito del Dea di I livello dell’ospedale di Tivoli, contestualmente all’attivazione della prima risonanza magnetica, del nuovo Cup e del nuovo centro prelievi, segna il decisivo superamento della difficile fase che si è venuta a determinare a seguito dell’incidente dell’8 dicembre scorso e l’avvio di una stagione di rilancio per la sanità del territorio», ha spiegato Silvia Cavalli, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Roma 5.

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