“Santa alleanza” tra pediatri oncologi ed ortodontisti per migliorare la salute orale dei bimbi

TORINO – Si conclude oggi all’Hotel Majestic di Torino il 47esimo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP), società scientifica accreditata al Ministero della Salute operante sul territorio nazionale con 49 centri affiliati e circa 750 soci operatori sanitari con l’obiettivo principale di promuovere le attività di ricerca e cura nel campo dell’ematologia e oncologia pediatrica.

Dall’anno del suo primo avvio (1971) sono più di 65mila i casi trattati, con importanti risultati ottenuti specie nel trattamento della leucemia acuta pediatrica, oggi non più malattia incurabile. Ospitato da Franca Fagioli, Professore Ordinario di Pediatria, Direttore di Oncoematologia Pediatrica e del Centro Trapianti del Regina Margherita di Torino, il congresso, svolto in presenza dopo le restrizioni dovute alla pandemia, ha segnato ieri pomeriggio forse il suo momento più significativo.

Alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Icardi Genesio, e di numerose personalità, Arcangelo Prete, presidente AIEOP, e Pietro Di Michele, in rappresentanza del Sindacato Unitario Specialità Ortognatodonzia (SUSO), hanno illustrato l’accordo raggiunto per l’“adozione terapeutica” dei bambini affetti da tumore da parte degli specialisti aderenti al SUSO. Sinergia virtuosa di grande rilievo socio scientifico, avente quali primi beneficiari i piccoli malati dai 6 ai 14 anni attualmente in cura nei 49 Centri AIEOP sparsi nel Paese.

Denominato “Sorridi in prevenzione”, il Progetto prevede l’adozione gratuita di un bambino oncologico assistito da AIEOP sia nella fase di malattia attiva sia durante il follow up di circa tre anni che potrebbero tener seguito alla cura, essendo i bambini oncologici sottoposti alla radio e alla chemioterapia soggetti in tempi brevi a complicanze a carico del cavo orale.

Anche l’alimentazione e la deglutizione diventano difficoltose, per non parlare dell’intenso dolore conseguente alle terapie, tale da richiedere l’uso di analgesici maggiori o cure laser. Il quadro clinico risulterà infine più complicato (così come il percorso di cure odontoiatriche rivolte al piccolo paziente) dinanzi ad una scadente igiene orale e/o ad una mal occlusione dentoscheletrica non trattata in modo adeguato.

Nel periodo dell’”adozione volontaria odontoiatrica” verranno inoltre programmate sedute di igiene orale e ablazione del tartaro e lezioni di igiene e motivazione alle cure, oltre a al trattamento topico dei tessuti molli in presenza di gengiviti o mucositi. Qualora si renda necessario, verranno infine eseguite cure di conservativa su denti sia in dentizione decidua che definitiva.

“Uno dei principali obiettivi dell’AIEOP – ha dichiarato il presidente Prete – è la qualità di vita dei pazienti pediatrici. La collaborazione avviata con il SUSO si colloca in questo filone, perché una corretta igiene orale durante le terapie ridurrà l’incidenza di infezioni dalle mucose e, a fine cura, gli effetti della chemio o radioterapia”.

“La partnership con l’AIEOP – ha commentato a sua volta Di Michele – si inserisce nell’attenzione che il SUSO da anni presta a impellenti problematiche sociosanitarie. Ci consentirà inoltre di sviluppare approcci innovativi e adattati a bambini particolarmente fragili”.

AIEOP è una società scientifica, accreditata dal Ministero della Salute, operante su tutto il territorio nazionale, con 49 centri affiliati e circa 750 soci tra gli operatori sanitari.
AIEOP ha lo scopo principale di promuovere le attività di ricerca e cura nel campo dell’ematologia ed oncologia pediatrica, oltre a elaborare e coordinare protocolli di trattamento, divulgare le conoscenze, facilitare collaborazioni nazionali e internazionali e stimolare sinergie tra associazioni.
Per garantire la qualità della cura, i centri AIEOP sono identificati secondo specifici requisiti qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi, e adottano protocolli comuni di trattamento.
Il Centro Operativo ha sede a Bologna, sovrintende alla Banca Dati ed è a supporto dell’attività di AIEOP.
Ogni anno circa 2300 casi, tra nuove diagnosi, trapiantati di midollo osseo e immunodeficienze vengono registrati con un identificativo univoco. A oggi, sono riportati più di 65mila casi.
La storia di AIEOP prende le mosse dalla stesura, nel 1971, del primo protocollo italiano per il trattamento della leucemia acuta pediatrica, che non è più una malattia incurabile.
Nel 1975 nasce quindi l’Associazione Italiana di Immunologia e Oncologia Pediatrica, che dal 1985 assume la nuova denominazione di Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP). L’organismo si occupa di leucemie e tumori infantili e di malattie ematologiche non tumorali redigendo protocolli e linee guida.
Dal 1989 tutti i nuovi casi di neoplasia diagnosticati nei centri AIEOP sono registrati. L’AIEOP è la prima associazione di emato-oncologia pediatrica al mondo a creare una banca dati, che nel 2000 diventa elettronica. L’analisi dei risultati dei protocolli di cura consente di individuare gli opportuni miglioramenti da implementare nel protocollo successivo.

 

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