di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- E’ iniziato il conto alla rovescia in attesa del 3 settembre, giorno del trasporto della Macchina di Santa Rosa e, dopo l’esperienza emozionante della prova traliccio dello scorso 7 agosto, che ai mattinieri presenti ha regalato un assaggio della nuova macchina “Dies Natalis”, ora l’attenzione è tutta concentrata sugli ultimi preparativi della nuova Macchina. Si lavora alacremente, infatti, nel capannone della ditta Fiorillo per essere pronti ad assemblare “Dies Natalis” come da programma, il prossimo 21 agosto in piazza San Sisto. E’ Vincenzo Fiorillo ad annunciarlo: “I lavori stanno procedendo abbastanza bene, siamo tutti impegnati molte ore al giorno per arrivare puntuali all’impegno che ci siamo assunti: il 21 agosto vorremmo montare la Macchina”. Intanto è stata posizionata l’impalcatura che custodirà Dies Natalis che apparentemente sembra leggermente differente rispetto a quelle del passato. Fiorillo al riguardo dice: “La Macchina ha più volume, ma nei pesi è tutto rispettato sia per la sicurezza che per il discorso dell’appalto”.
Uno degli elementi importanti che caratterizzerà “Dies Natalis” sarà l’illuminazione con i suoi giochi di luce. “In linea di massima ci sono 600 luci a fiamma viva e 600 led. Si parla di rifiniture, non c’è un numero ancora dettagliato- precisa il costruttore Fiorillo- Vorremmo rispettare anche qui quello che Raffaele Ascenzi ha messo sul disciplinare di esecuzione”.
Per quanto riguarda i lavori, Vincenzo Fiorillo spiega che attualmente ci sono due ultimi conci fuori dal cantiere su cui si stanno facendo delle rifiniture. “Dobbiamo poi ultimare l’impianto elettrico e poi verrà tutto concentrato qui e pronto per il trasporto che faremo il 21 agosto con partenza dall’azienda fino a San Sisto, diventato anche questo un momento di attrazione – prosegue Fiorillo- Verso le ore 7 ci verrà a prendere la scorta dei vigili urbani, sempre molto gentili ed esperti, che ci porteranno a destinazione con le eventuali tappe nel caso ci fosse traffico sostanzioso per non creare problemi alla città. Intorno alle 9, 9,30 procederemo con l’assemblaggio sperando di concluderlo in giornata”. Ancora da stabilire, invece, il giorno per la prima prova luci: “Lo concorderemo con Raffaele – sottolinea Vincenzo Fiorillo – Le caratteristiche di
questa nuova Macchina sono infinite, Raffaele ci ha fatto questo regalo e ci ha fatto impazzire per cercare e, credo di esserci riusciti, di realizzare veramente quello che lui aveva progettato. Non è stata cosa facile per nessuno, per tutte le maestranze che hanno lavorato su questa macchina, circa 30 persone e tutta manodopera locale. Questa Macchina è nata a Viterbo – evidenzia Fiorillo– costruita a Viterbo al 100 per 100 e questo deve fare onore a tutti noi. E’ una cosa positiva. C’è stato un periodo in cui non c’erano attrezzature a Viterbo, oggi la nostra città è competitiva al pari delle altre città se non migliore e come artigiani siamo sicuramente molto avanti ad altri”. Un altro ingrediente fondamentale nella costruzione della macchina di Santa Rosa è dato poi dall’esperienza della ditta Fiorillo a cui il costruttore aggiunge anche quel senso di appartenenza alla Macchina, al territorio ed all’amministrazione. “Siamo una famiglia che si prende un bel periodo di tempo all’anno che dedica alla città, alla festa, a Santa Rosa – conclude Fiorillo– Per noi Santa Rosa è tutto l’anno”.