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Santa Rosa, “Dies Natalis” sta prendendo forma al capannone della ditta Fiorillo

Di WANDA CHERUBINI-
VITERBO- “Dies Natalis”, la nuova creatura dell’architetto Raffaele Ascenzi, alla sua terza Macchina di Santa Rosa come ideatore, sta nascendo dentro i capannoni sulla Tuscanese della ditta Fiorillo, che si è aggiudicata nuovamente la costruzione della nuova Macchina di Santa Rosa. La ditta è riuscita a battere la concorrenza, potendo anche godere di quella esperienza, elemento importante, ottenuta nel corso di tanti anni in cui ha costruito le Macchine di S. Rosa. In più la famiglia Fiorillo, dato non trascurabile, ci mette il cuore, dando il meglio di sé, lavorando anche h 24, per onorare la Santa Patrona. La ditta Fiorillo sta procedendo nei tempi giusti come ci conferma Mirko Fiorillo. “Stiamo lavorando per passi con il traliccio e le parti allegoriche. E’ tanto bella la nuova Macchina e tanto più complicata di “Gloria”. Fortunatamente l’esperienza non ci manca, visto che è una Macchina che va realizzata con l’esperienza”. La prima cosa che si vede sul piazzale del capannone è il terzo concio del nuovo traliccio di Dies Natalis, completamente nuovo anche questo, essendo realizzato interamente in alluminio. Mirko Fiorillo spiega che in questo caso c’è anche la novità delle saldature, diverse rispetto al passato. Entrando poi nel capannone si vede imponente la base della nuova Macchina di Santa Rosa, con dei particolari molto belli, come gli scalini che sono riproposti consumati dal tempo. A terra ci sono alcune delle statue allegoriche che comporranno Dies Natalis. “La parte allegorica è molto variegata – afferma Mirko Fiorillo– Ci sono tante statue, è un bel lavoro.
I materiali con cui la ditta sta costruendo “Dies Natalis” sono, oltre all’ alluminio per il traliccio, il polistirolo di densità più alta rispetto al normale. “Questo polistirolo poi verrà trattato con poliurea che indurisce il tutto per renderlo più resistente alle intemperie”- precisa Mirko Fiorillo. Poi c’è tutta la parte elettrica. “Stiamo procedendo anche lì per step, parallelamente alla parte del traliccio ed a quella allegorica- evidenza Mirko Fiorillo– Ci sono circa 620 lumini a fiamma viva e poi un migliaio di punti luce elettrici. Già stiamo lavorando anche ai cablaggi, in parallelo con le lavorazioni della parte allegorica e del traliccio”. Un lavoro, quindi, complesso, puntuale e parallelo che la ditta Fiorillo sta portando avanti egregiamente, con la tanta esperienza accumulata negli anni, essendo stati i costruttori delle due precedenti Macchine di S. Rosa, “Fiore del cielo” e “Gloria”. Il tutto per essere pronti il 3 settembre per portare in trionfo “Dies Natalis” tra le strade abbuiate del centro di Viterbo. Ma prima del 3 settembre, come per tutte le Macchine nuove, ci sarà la prova traliccio, fissata al 7 luglio, la mattina presto. “Monteremo il traliccio il giorno prima, visto che essendo il primo anno di Dies Natalis, ci vorrà del tempo”- precisa Mirko Fiorillo.
Vincenzo Fiorillo informa che la prova traliccio partirà da piazza del Comune, per proseguire su Corso Italia ed arrivare a piazza del Teatro con tutta la formazione dei facchini. Riguardo al lavoro finora fatto anche Vincenzo dichiara: “Stiamo andando bene, con convinzione di farcela”. Il lavoro al capannone per Dies Natalis, quindi, prosegue alacremente ed ogni giorno l’architetto Raffaele Ascenzi controlla il tutto, come questo pomeriggio, quando lo abbiamo incontrato per pura casualità. Di poche parole, Ascenzi ha solo detto che è soddisfatto di come sta procedendo il tutto. Vincenzo Fiorillo ci ha poi anticipato: “Fra una settimana- dieci giorni circa faremo una presentazione ufficiale qui al capannone. Inviteremo le autorità e sarà un momento per far vedere quello che stiamo realizzando. Nel frattempo stiamo lavorando ad altri pezzi della Macchina che non sono qui ora per via dello spazio a disposizione. Per quel giorno oltre a questi pezzi, porteremo anche le statue a misura d’uomo”. Insomma, un appuntamento da non perdere.

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