VITERBO – “Le tradizioni vivono attraverso i ricordi, il passaparola, le fotografie, le gesta e lo scorrere della vita; quella vita che, sappiamo tutti, ha subito un potente arresto che ha condizionato le nostre vite e quelle delle persone a noi care.
Ma il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, motore umano che muove l’iconica macchina, seppur consapevole di questa situazione, non ha mai smesso di girare. Li vedo i tanti amici facchini girare con la cassetta in chissà quali location più o meno improvvisate. Il loro motore gira.
Oggi questa chiesa sarebbe stata gremita, tanti cuori/motori sarebbero stati al massimo, ma questo non vuol dire che idealmente non lo siano.
Le tradizioni non conoscono pause, sono come l’acqua, come centinaia di uomini che scorrono lungo le vie di Viterbo in quel 3 settembre. Puoi stopparle ma non fermarle.
Non sappiamo quanto tempo ancora ci dividerà dalle prossime prove di portata o dal prossimo trasporto ma l’importante è tener viva una tradizione che è anche una grande fonte di scambio ed amicizia”.
Ad affidare il suo pensiero in un post di facebook Cristiano Morbidelli.