Università Unimarconi

Sant’Angelo, dalle fiabe al disagio

SANT’ANGELO DI ROCCALVECCE (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Sicuramente molti di voi conosceranno S. Angelo come il Paese delle Fiabe per via dei murales, ma molti non conoscono invece nemmeno il minimo disagio che la maggior parte degli abitanti devono subire ogni fine settimana.
Avete letto bene, solo il fine settimana, perché il nostro è solo turismo di massa del weekend e festivi, quel turismo che invade e lascia dietro di sè lo sporco nelle piccole stradine del paese (pannolini, sigarette, mascherine, carte di alimenti etc.), purtroppo il nostro paese non si presta ad accogliere tutte queste persone, è troppo piccolo.
La colpa non è certamente del turista che visita ( anche se l’educazione di qualcuno viene sempre a mancare in quanto spariscono vasi fuori dalle finestre, rubano sedie da esterni e strillano sotto le finestre pensando che forse sia disabitato), la colpa è di chi deve vigilare che abbandona i propri cittadini, permettendo un’ingresso incontrollato alle macchine dei turisti , anche se c’è un’ ordinanza con cartelli che vieta l’accesso ai non residenti, nell’unica piazza che ha funzione di parcheggio per gli abitanti, proprio perché non è possibile lasciare l’auto in altri posti del paese, anche per via delle due strade interrotte e chiuse dalle transenne che puntualmente vengono aperte.
Noi abitanti tutte le domeniche ci ritroviamo a dover uscire a piedi e se uno deve uscire dal paese deve ritornare a casa e prendere la macchina con il rischio di mettere sotto qualche pedone, oppure se si è fortunati, possiamo trovare un posto in piazza ma poi ti ritrovi macchine in 3/4 fila a chiudere la tua come se fosse un deposito di auto , fregandosene quindi che la macchina davanti non possa uscire.
Quando accade questo, e accade molto spesso, vengono chiamati i vigili e di risposta ci sentiamo dire che non hanno pattuglie perché sempre impegnate. A questo punto ci viene spontaneo domandarci come sia possibile che tutti se ne fregano dei suoi residenti solo perché sono 150 persone. La sicurezza dei residenti e dei turisti forse a S.Angelo vale meno che a Viterbo o in altre città. Benvenuti a S.Angelo , terra di nessuno”.

Firmato Un gruppo di residenti

 

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