Sant’Antonio Abate, santo ortodosso egiziano

VITERBO – Sant’Antonio il Grande, più noto in Italia come Sant’Antonio Abate è un Santo Ortodosso egiziano (copto) venerato, oltreché dalle Chiese Ortodosse, anche da quella Cattolica e da quelle evangeliche. Nato a Coma (odierna Qumans) il 12 gennaio 251 è stato il fondatore del monachesimo eremitico ed il primo e più grande dei Padri del Deserto. Ed è nel deserto della Tebaide (Alto Egitto) che il Santo è morto, il 17 gennaio 356, alla veneranda età di 105 anni. Nell’iconografia il Santo è spesso raffigurato con il bastone da pellegrino con croce a tau, un campanello ed un maiale. Ed è propri la raffigurazione grafica di Sant’Antonio con il maiale che ha fatto si che questo Santo, mistico e taumaturgo, assurgesse quale patrono dei salumieri e dei macellai prima e degli animali domestici poi.
Di Sant’Antonio ci sono stati tramandati numerosi detti, ne pubblichiamo alcuni:
– “è dal prossimo che ci vengono la vita e la morte. Perché se guadagniamo il fratello, è Dio che guadagniamo; e se scandalizziamo il fratello è contro Dio che pecchiamo”
– “siamo grati al medico anche per il medicamento doloroso; di fronte al patire dobbiamo esser grati a Dio; qualunque cosa accada è per il nostro bene”
– “Colui che batte un blocco di ferro, prima pensa a quel che vuole farne: se una falce, o una scure. E anche noi dobbiamo sapere a quale virtù tendiamo, se non vogliamo faticare invano”
– Un tale chiese a padre Antonio: “che debbo fare per piacere a Dio?”. E l’anziano gli rispose: “Fà quello che ti comando: dovunque tu vada abbi sempre Dio davanti agli occhi; qualunque cosa tu faccia o dica, basati sulla testimonianza delle Sante Scritture; in qualsiasi luogo abiti, non andartene presto. Osserva questi tre precetti e sarai salvo”
– Il padre Pambone chiese al padre Antonio: “Che debbo fare?”. L’anziano gli dice: “Non confidare nella tua giustizia, non darti cura di ciò che passa e sii continente nella lingua e nel ventre”
– ” … …”
La Chiesa Ortodossa Italiana ha un’associazione ecclesiale, L’Arca di Sant’Antonio Abate, diretta dalla signora Lorella Latini, lettore della nostra Chiesa attiva soprattutto nella difesa dei cani e l’Associazione Nuova Posizione della quale è presidente il sig. Nicola Corrado e vice Presidente, nonché guida spirituale mons. Filippo Ortenzi che gestisce alcuni gattili nel Comune di Roma, specie nel quartiere della Magliana, che si occupano di difesa degli animali e sono devoti del Santo.
La festa del Santo è celebrata il giorno 17 febbraio dove, soprattutto nei paesi di campagna è in uso fare dei falò (fuoco di Sant’Antonio) ed effettuare la benedizione degli animali.
Mons. Filippo Ortenzi

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