Sbarchi record a Lampedusa: oltre 700 migranti in una notte

di REDAZIONE –

Lampedusa è stata teatro di una notte di emergenza umanitaria. Oltre 700 migranti sono sbarcati sull’isola siciliana con 19 imbarcazioni, tra gommoni e barchini di metallo, provenienti dalla Tunisia. Alcune sono state soccorse al largo dalle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, altre sono arrivate direttamente sulla costa. Si tratta del secondo giorno consecutivo di sbarchi massicci: ieri erano stati 28, per un totale di 1.117 persone.

La situazione all’hotspot di contrada Imbriacola è al collasso: al suo interno si trovano 2.698 ospiti, a fronte di una capienza prevista per poco meno di 400 persone. Le condizioni igienico-sanitarie sono precarie e il rischio di contagi da Covid-19 è elevato. Il sindaco dell’isola, Salvatore Martello, ha chiesto l’intervento urgente del governo per affrontare l’emergenza e garantire il trasferimento dei migranti verso altre strutture.

Molti dei migranti arrivati questa notte hanno raccontato agli operatori umanitari di aver pagato fino a 3 mila dinari tunisini (circa 900 euro) per la traversata, partita da Sfax in Tunisia. Hanno anche parlato di “navi madre”, grosse imbarcazioni che avrebbero trasportato i barchini fino a una certa distanza dall’isola e poi li avrebbero lasciati alla deriva. Si tratta di testimonianze che dovranno essere verificate dagli investigatori, ma che confermano il ruolo dei trafficanti di esseri umani nella gestione dei flussi migratori.

I migranti sbarcati a Lampedusa provengono da diversi paesi africani, tra cui Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Gambia, Mali, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Camerun. Molti di loro sono in fuga da guerre, povertà e violazioni dei diritti umani. Lampedusa, un’isola di appena 20 chilometri quadrati nel mezzo del Mediterraneo, è da anni una delle principali porte d’ingresso in Europa per migliaia di disperati in cerca di una vita migliore.

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