Sciopero generale lunedì 11 ottobre: a rischio i trasporti

di REDAZIONE-

Sciopero generale lunedì 11 ottobre 2021: a rischio stop trasporti, treni dalle 21 di oggi 10 ottobre: aerei, autobus e metro, ma anche scuola e uffici pubblici in tutta Italia. Il motivo è l’agitazione proclamata per il primo giorno della settimana.

I Cobas indicano il motivo e gli obiettivi dello sciopero:

– la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione;

– un lavoro di qualità in termini di diritti, con il contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali e un salario minimo europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero; parità salariale per le donne; no allo sblocco dei licenziamenti e alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass; sì alla soppressione di appalti e subappalti, con internalizzazioni a partire dal pubblico impiego;

– rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani:

– un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori/tricii;

– il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;

– un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing;

– il rilancio dello Stato sociale, tramite:

a) investimenti nella scuola pubblica, con la riduzione del numero di alunne/i per classe, l’aumento degli organici con l’assunzione delle/dei docenti con 3 anni di servizio e le/gli Ata con 2; per interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali;

b) investimenti nella sanità pubblica con l’assunzione a tempo indeterminato di infermiere/i , medici e operatori socio-sanitari, potenziando la medicina sul territorio e nelle scuole, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità; per la sospensione dei brevetti e l’esportazione dei vaccini e della tecnologia per produrli in loco per la lotta alla pandemia;

c) potenziamento del trasporto pubblico, invertendo la privatizzazione/aziendalizzazione degli ultimi decenni, con il ritorno alla gestione diretta da parte dei soggetti pubblici.

d) adeguate assunzioni nel pubblico impiego per rispondere alle necessità sociali (cura anziani e disabili in casa, tutela del territorio e dell’ambiente, bisogni culturali e sportivi ecc.)

Contro la repressione degli scioperi e delle lotte sociali, per una vera democrazia nelle aziende, contro il monopolio dei sindacati concertative sui diritti sindacali..

La protesta prevede fasce di garanzia che hanno particolare rilevanza in relazione in particolare al trasporto locale nelle grandi città. Stop dei treni da stasera con fasce di garanzia. Lo sciopero, hanno evidenziato le Fs, scatta dalle 21 di oggi, domenica 10 ottobre e dura fino alle 21 di lunedì 11 ottobre. Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni. Anche per il trasporto aereo ci sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati.

Per quanto riguarda il trasporto regionale, garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Roma stop in vista per Atac, Roma Tpl e Cotral: i mezzi si fermano dalle 8.30, quando cesseranno le corse di autobus, metro e delle linee Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. I trasporti riprenderanno tra le 17 e le 20. A Milano, fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. A Napoli, servizi di trasporto pubblico garantiti nelle fasce 5.30-8-30 e 17-20.

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