Scompare in silenzio l’illustre violista romano Massimo Paris

di CINZIA DICHIARA-

La settimana scorsa si è spento nella sua Roma il famoso violista, direttore d’orchestra e didatta Massimo Paris, per oltre quarant’anni prima viola solista del celebre ensemble I Musici, e ancor prima membro de I Virtuosi di Roma, inoltre fondatore del Quartetto Stradivari, realtà musicali di rilievo internazionale ormai ‘storiche’.
La notizia ha lasciato un vero sgomento tra musicisti, ammiratori, conoscenti, soprattutto per l’inattesa scomparsa, a settantadue anni, prematura per un appassionato della vita e della musica come lui. Musicista amato nell’ambiente artistico grazie alle sue doti non soltanto professionali ma anche umane di persona estroversa e socievole, col suo eloquio dall’inflessione romanesca il violista si mostrava simpatico e sempre disponibile, tuttavia negli ultimi tempi si era appartato dalla ribalta a causa di una malattia che purtroppo lo ha portato via agli amici, agli allievi, ai colleghi che lo hanno stimato e ne serbano un ricordo oltremodo affettuoso oltre che ammirato.
Nella sua intensa vita artistica si è esibito nelle più importanti sale da concerto: Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Teatro alla Scala di Milano, Filarmonica di Berlino, Opera di Parigi, Corcertgebouw di Amsterdam, Musikverein di Vienna, Sidney Opera House, Suntory Hall Tokyo,Teatro Colon di Buenos Aires.
L’elenco dei musicisti illustri coi quali ha collaborato è praticamente interminabile: Ayo, Carmirelli, Campanella, Canino, Carmignola, Brunello, Gazzelloni, Giuranna, Graf, Filippini, H e U.Holliger, Isserlis, Nicolet, Orozco, Pergamenschikow, Pressler, Petracchi, Los Romeros, Rota, Virsaladze, Zacharias, Trio di Milano, Quartetto di Cremona ed anche con membri del Trio Beaux Arts e Trio Eroica e dei quartetti Academica, Artis, Emerson, Guarneri, Orlando, Orpheus.
In particolare la sua lunga collaborazione con I Musici, dei quali è stato anche Presidente, lo ha portato a esibirsi in tutto il mondo per migliaia di concerti, realizzando altresì numerose registrazioni. Proprio il suo ensemble gli ha dedicato un saluto sui social ricordandone la personalità e la condivisione di tanti momenti di tournée in giro per il pianeta, con relativi spostamenti, viaggi aerei, hall di alberghi, fusi orari, soddisfazioni e successi. Lungamente attivo anche come compositore e direttore d’orchestra, pare che si fosse espresso circa la sua carriera, dichiarando la gran soddisfazione di aver potuto fare nella vita ciò che gli piaceva. E così è stato nel tourbillon dei numerosissimi concerti e nella sua incessante attività in ogni ambito della musica, dalle esibizioni in pubblico alla partecipazione nelle giurie di concorsi internazionali.
Un altro versante nel quale è stato molto impegnato è quello didattico, che lo ha visto titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma e docente del Master sulla Musica Contemporanea, nonché docente all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e infine Professore Ordinario alla Musikhochschule di Colonia.
Inoltre ha tenuto Master Class in Svizzera, Francia, Germania, Olanda, Canadà, Spagna, Italia, Giappone, Mexico, Taiwan, Tailandia, Hong Kong, Cina, Corea, Venezuela, Cile. Gli allievi sparsi per il mondo lo piangono attraverso le pagine social, con messaggi accorati in diverse lingue, dall’oriente alle Americhe.
Ogni volta che scompare un grande artista se ne piange il vuoto con un pianto corale che non conosce confini territoriali. È successo anche a Massimo Paris. Ai suoi amici piace immaginarlo sempre con la sua bonomia e con l’entusiasmo di suonare la viola e la viola d’amore, strumento al quale ha dedicato tanto, lasciando registrazioni da riascoltare, oggi, con gratitudine e un po’ di nostalgia.
Le esequie a Roma, il prossimo 20 febbraio, alle ore 9.00, presso la Basilica di Santa Prassede, in Via di Santa Prassede 9/a.

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