Scomparsa Irnerio Condurelli, Angius: “Ci lascia un grande uomo di sport”

VITERBO – Riceviamo da Francesco Angius e pubblichiamo: “Irnerio Condurelli ci ha salutato per sempre e lo ha fatto con quella grande semplicità e serenità che hanno contraddistinto la sua meravigliosa vita.
Egli è, il presente è d’obbligo, una delle colonne della storia dello sport viterbese.
Ha attraversato tutte le fasi della vita atletica di una persona che ha messo la propria vita al servizio degli altri e dello sport.
Prima atleta a tutto tondo in un’epoca quasi pionieristica dove si è messo in evidenza per la sua poliedricità con valenti risultati in atletica leggera, ma non disdegnando di cimentarsi con profitto in altri sport.
Quindi gli studi accademici dove è stato uno tra i primi laureati della storia dell’ISEF Statale di Roma insieme al professor Vittori.
Passato ad allenare e insegnare è stato il “deus ex machina” dell’atletica viterbese che ha conosciuto grazie a lui un periodo d’oro e ha portato molti giovani alla ribalta nazionale, fino a divenire lui stesso tecnico federale.
Era lui il responsabile della velocità per la federazione nella prima nazionale allievi di Pietro Mennea.
Accanto a tale attività non ha certo fatto venir meno il suo apporto di docente di educazione fisica, anzi ha educato generazioni di viterbesi che lo ricordano sia per il suo carisma sia per i fondamentali valori che ha saputo infondere in tutti.
Il soprannome di “mitico professor Condurelli” si adattava perfettamente a descrivere quanto avesse inciso nel cuore e nell’animo dei suoi allievi.
Passato dietro la scrivania ha ricoperto con grande onore e con dovizia di iniziative, tese allo sviluppo dello sport sul territorio della Tuscia, sia la carica di coordinatore di educazione fisica, sia quella di presidente provinciale del Coni e della Fidal,
L’importanza di questi incarichi e il loro sovrapporsi spesso nella dimensione temporale fanno capire la sua grande capacità di dirigente e di far fronte a tutte le istanze sportive provenienti da realtà così diverse.
La realtà sportiva viterbese ha conosciuto sotto la sua gestione una grande fertilità di risultati e iniziative che sono a tutt’oggi irripetibili.
Ritiratosi in pensione ha passato il testimone a sua figlia Monica e ai nipoti Eleonora e Ludwig i quali hanno continuato la tradizione familiare segnalandosi e essendo a tutt’oggi atleti di elevato valore.
Irnerio ha continuato a seguire le loro gesta e a essere continua fonte con cui confrontarsi e attingere preziosi consigli segno di una passione mai venuta meno.
Ma al di là delle cariche pubbliche, egli rimane un esempio di persona retta che si è spesa per la comunità senza scendere mai a compromessi e non negando l’aiuto a nessuno.
Rimane nella storia di una comunità che non lo dimenticherà come lui stesso ha chiesto ai suoi cari.
Un esempio per tutti”.

 

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