Scopri Vetralla Istantanee

“Scopri Vetralla”, le opere degli artisti che donano al territorio una nuova luce

di EMANUELE FARAGLIA –

VETRALLA (Viterbo) – La natura e l’arte, i luoghi distintivi di Vetralla e le opere per testimoniarli, rendendoli ancora più unici. “Scopri Vetralla” è l’iniziativa che, nata nell’ambito del programma regionale “Eventi delle Meraviglie”, vuole riattivare l’arte, l’economia e l’artigianato locali del territorio, coinvolgendo la cittadinanza, i turisti, appassionati, grandi e piccoli. Un percorso che si snoda in quattro tappe, inaugurato lo scorso 19 giugno, dalla villa comunale “Pietro Canonica” al parco di Cura “Arnoldo Foà”, passando per la via Francigena al Giardino e infine al bosco di Monte Fogliano. In tutto sei opere attraverso le quali Lidia Scalzo, Flavio Chimenton, Daniela Lai, Ilaria Meli e Marco Brama hanno voluto esprimere, ognuno con i propri mezzi, le enormi potenzialità di un territorio che vuole presentarsi sempre più come un ricco e variegato itinerario artistico, naturalistico ed enograstronomico. Allora, andiamo a ‘scoprire Vetralla’…

“ISTANTANEE” DI LIDIA SCALZO

“Gli occhi osservano, l’anima assorbe, la mente elabora e le mani eseguono”. Lidia Scalzo, nella sua bottega Il Papiro Art, usa in modo innovativo e quasi unico le resine combinate talvolta con altri materiali industriali. Crea le sue opere con zone ora materiche ora pittoriche, con polveri naturali, sempre con risultati suggestionanti.Scopri Vetralla Istantanee Per “Scopri Vetralla” propone un percorso sensoriale dando vita ad opere fruibili anche da non vedenti. Due le opere presentate, una alla Villa Comunale ricca di riferimenti a luoghi e tipicità vetrallesi. In Istantanee di Vetralla ritroviamo, in tre dimensioni, la chiesa di San Francesco con il pavimento cosmatesco, la torre di piazza della Rocca, il logo del Comune, l’eremo di San Girolamo con lo Sposalizio dell’Albero, gli olivi, il bosco di Monte Fogliano, la via Francigena coi Templari e poi Foro Cassio con PS Vero, cioè Porta Santa Veronica, un elemento della facciata della chiesa trafugato negli anni ’80. Ma nell’opera si intravedono anche dei meravigliosi tramonti vetrallesi, i contorni del cimitero vecchio, la greca che rimanda agli Etruschi e ancora i fiori che ricordano la festa “Fiori alle finestre e cene in cantina”, i vicoli del centro e i pignattari con i diversi cocci delle varie famiglie. Un’opera ricchissima che ha bisogno di tempo per essere apprezzata, tanti sono i particolari che accoglie e originalmente fonde al suo interno.

Con Istantanee di Cura, invece, notiamo l’Uomo Cavallo, ovvero Domenico Baghini che ha dato vita alla storica competizione a lui intitolata, poi la chiesa di Santa Maria del Soccorso, la fontana della piazza principale e un albero che rimanda alla risorsa del Monte Fogliano. Per finire il mosaico che riprende simbolicamente il rosone della stessa chiesa della frazione.

“LA VIA FRANCIGENA” DI ILARIA MELI

Artista romana classe ’84 Ilaria è appassionata di surrealismo e nelle sue opere emergono simbologie nascoste da elementi naturalistici. Utilizza la grafite in tutte le sue forme, dai carboncini al lapis, alla micromina. Nell’opera realizzata in località Giardino, proprio sulla via scopri vetralla la mia francigenaFrancigena, abbiamo una tavola di gres porcellanato stuccato con resina. Una tavola anatomica che rappresenta il sistema nervoso che dal cuore si innerva fino ad arrivare ad irrorare la mano. Le arterie diventano il percorso della via Francigena, con tutte le tappe segnate come fossero parti del corpo. Una particolarità, nel percorso compare anche la via secondaria per recarsi al cammino di Santiago di Compostela. Ad enfatizzare l’effetto mappa anche una rosa dei venti.

“VIDENDUM ET AUDIENDUM” DI MARCO BRAMA

Marco e un artista audiovisivo che, attraverso i suoi lavori, ricerca stratificazioni polisemantiche in grado di conciliare anima, instinto, ragione. Tra le sue numerose opere ricordiamo “Inferno”, “Halibut”, “Dialoghi di uno schizofrenico” e poi il capitolo “Alberi” di “A living tree means a living scopri vetralla videndum et audiendumplanet” che ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali. “Videndum et Audiendum” è un percorso audiovisivo digitale permanente all’interno del bosco di Monte Fogliano, dove tecnologia e ambiente si incontrano per regalare suoni e immagini immersi nella natura. Le opere virtuali e realizzate in materiale ecocompatibile, saranno visibili nei luoghi in cui sono state composte grazie al QR Code. Il tragitto lungo Monte Fogliano sarà percorribile a piedi, in bicicletta e a cavallo. Nei giorni della presentazione dell’evento Marco Brama ha anche presentato le installazioni “Disinformazioni” e “Trash Vortex” a Palazzo Zelli.

“TUSCIA TERRA OPEROSA” DI FLAVIO CHIMENTON

Artista multidisciplinare, da sempre unisce la sua espressione artistica con l’interior design. Il Bauhaus è il suo riferimento artistico. In Tuscia Terra Operosa Chimenton racconta un pezzo di Vetralla che forse oggi sono in pochi a conoscere. Non solo le argille utilizzate dai pignattari per la creazione dei caratteristici cocci e gli ulivi che donano l’inconfondibile oro verde. La corda e il paziente lavoro dei Funari. Altro aspetto forse poco conosciuto: la ricchezza scopri vetralla tuscia terra operosad’acqua in passato ha favorito la coltivazione della canapa, una risorsa fondamentale nel mondo etrusco per i suoi molteplici utilizzi in campo alimentare, civile, militare e medicinale. E poi i numerosi lavatoi nel territorio, alcuni dei quali di epoca antichissima. “L’artigianato – dice Flavio Chimenton – è caratterizzato dalla capacità dell’essere umano che riesce a trasformare un materiale in un oggetto funzionale attraverso le proprie mani. Ancor più nobile oggi in un tempo in cui la macchina e la produzione in serie hanno semplificato e appiattito il valore dell’oggetto prodotto”.

“FISCOLO” DI DANIELA LAI

Diplomatasi come restauratrice, Daniela Lai frequenta per oltre tre anni l’Ars Italica e si specializza in doratura, pittura, ceramica e restauro. Da quasi tre anni ha la sua bottega in un luogo unico, risalente all’anno Mille. Nella sua produzione ha recuperato forme e decori che partono dal XIII secolo e la preziosa tecnica del Quattrocento, di colore blu in rilievo, denominata “zaffera”. Con l’opera presentata l’artista intende omaggiare l’olio di Vetralla attraverso la reinterpretazione del fiscolo, una componente fondamentale nell’estrazione dell’olio d’oliva con metodo classico. Le olive sono posizionate tra i fiscoli e pressate in modo da ottenere l’olio e filtrare noccioli e foglie. L’opera è in lastra di argilla refrattaria plasmata allo stato plastico. Le trame impresse ad accogliere smalti e ossidi puri fissati a grande fuoco. “La magia della terra, la forza del fuoco – dice Daniela Lai – Ed è la terra, ancora oggi, che rappresenta in questa comunità non solo un’economia importante, ma soprattutto l’orgoglio del suo olio, apprezzato in tutto il mondo.

Tutti gli artisti hanno ricevuto in dono le targhe in terracotta realizzate da Alessia Sanetti, artigiana ceramista che da anni gestisce il laboratorio di famiglia Viterterra a Vetralla. Nelle targhe lo skyline, ovvero il panorama, stilizzato di Vetralla.

Il progetto, fortemente voluto dalla presidente della Pro Loco Stefania Carlini, col prezioso contributo dell’architetto Stefania Fieno, ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Vetralla, dell’Unpli Lazio, della Via Francigena Road to Rome e Cultural Route of the Council of Europe e è stato sostenuto dalla Fondazione Carivit.

E mentre la cittadinanza e i turisti prendono coscienza delle opere e del proprio territorio, si sta già lavorando ad una seconda edizione di “Scopri Vetralla”. Le sorprese non mancheranno…

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