Scorie radioattive, Novelli: “In programma un consiglio comunale”

CANINO ( Viterbo) – Riceviamo da Lina Novelli e pubblichiamo: “Vista la pubblicazione dei siti dichiarati potenzialmente idonei ad ospitare rifiuti radioattivi derivanti dalla necessità di collocazione di scorie nucleari generate dallo smantellamento delle installazioni nucleari e dalla medicina, industria e ricerca.

Premesso che tra l’altro l’utilizzo della radioattività e delle sue proprietà in numerosi settori porta alla produzione di materiali che, quando non possono essere più utilizzati, diventano rifiuti radioattivi con disciplina specifica.

Visto che il decreto legislativo 31/2010 fa riferimento alla classificazione dei rifiuti radioattivi allora vigente (ex Guida Tecnica n. 26 dell’ENEA-DISP) e indica che sono destinati allo smaltimento nel Deposito Nazionale i rifiuti radioattivi a bassa e media attività, mentre sono destinati all’immagazzinamento nello stesso, a titolo provvisorio di lunga durata, i rifiuti ad alta attività.

Considerato che tra i siti individuati risulta anche il territorio del comune di Canino, così che la notizia ha destato notevole allarme nella popolazione e nella amministrazione per la incisiva ed irreversibile compromissione territoriale che da ciò deriverebbe.

La giunta comunale  si è attivata con apposita deliberazione che ha espresso la ferma contrarietà  alla possibile ipotesi di collocare i rifiuti di scorie radioattive già in data 25 gennaio 2021.

Poiché per sostenere le procedure ed attivare le osservazioni specifiche  da trasferire agli enti di competenza è necessaria l’espressione dell’intero consiglio comunale è oggetto di convocazione del sindaco uno specifico ordine del giorno nel consiglio comunale che si svolgerà nella giornata del 6 marzo prossimo.

Lo scopo della seduta è:

di richiamare e ratificare integralmente la Deliberazione di G.C. n. 8 del 25/01/2021;

di ribadire la netta opposizione  affinché non venga realizzato nel proprio territorio il deposito di scorie e rifiuti nucleari radioattivi ritenendolo incompatibile e lesivo delle prerogative e dei diritti dei propri cittadini;

di delegare il Sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente, a formulare e proporre tutte le osservazioni valide ed opportune nell’interesse del territorio ed affinché il deposito non venga realizzato.

L’auspicio è di una espressione unanime del consiglio comunale su questo specifico punto all’ordine del giorno”.

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