di REDAZIONE-
Il 7 gennaio riapriranno le scuole in presenza al 75 per cento. Ma come sarà la situazione? Il premier Conte ha riferito: “Questa pandemia ci sta insegnando che dobbiamo mantenerci sempre pronti per intervenire, avendo metodo, basa scientifica, trasparenza nel parlare, mettere a disposizione i dati.
A questo governo sta particolarmente a scuola la piena ripresa in presenza, anche per le superiori che sono passate con la didattica a distanza. Vogliamo offrire anche a loro la pienezza di un’offerta didattica che prevede un’interazione in presenza. Abbiamo programmato un recupero della didattica in presenza dal 7 gennaio e per fare ciò stiamo lavorando tantissimo. Tutti i ministri interessati Azzolina, Micheli e Boccia mi hanno informato che i tavoli presso le Prefetture con i sindacati, le autorità dei trasporti stanno funzionando bene, per creare quella sinergia tra comportati diversi. E’ difficilissimo integrare il sistema dei trasporti con le esigenze degli orari. Differenziare gli orari a livello nazionale è pressocché impossibile. Stiamo cercando di farlo a livello regionale. Questo ci dà maggiore fiducia di poter riprendere le attività scolastiche anche in presenza, evitando che si possa creare quel meccanismo di afflussi che può creare delle criticità La scuola non è focolaio di contagio, ma tutto quello che ruota intorno alla scuola va disciplinato in modo flessibile anche perché il piccolo Comune ha problemi diversi e vanno trattati di conseguenza”.
