“Sono 150 gli Istituti scolastici finiti nel mirino dell’Associazione ultra cattolica Pro Vita & Famiglia, di cui 30 tra Roma e provincia. La colpa è quella di aver aperto la strada alla carriera alias ossia la possibilità per student* trans o non binari di utilizzare all’interno della scuola un nome diverso da quello anagrafico e maggiormente conforme alla propria identità. Una pratica richiesta a gran voce dalle associazioni studentesche e LGBTQ+ per sostenere il benessere psicofisico e indirettamente il pieno godimento del diritto allo studio, rendendo gli spazi scolastici più sicuri e accoglienti per tutti e tutte. Di fronte al coraggio e l’innovazione degli Istituti che hanno scelto di mettere a disposizione questa possibilità, l’unica battaglia ideologica in questa vicenda appare quella di ProVita che – mentre la società e il mondo vanno avanti – vorrebbe riportare l’Italia indietro nel tempo: dalla negazione della libertà delle donne nelle scelte riproduttive fino all’invisibilizzazione della vita di giovani e giovanissimi le cui richieste di diritti e dignità sono più concrete che mai”. Così in una nota Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Consiglio regionale del Lazio

Scuola, Mattia (Pd): “Diffida pro vita contro carriera alias mina benessere psicofisico corpo studentesco”
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