“Semel in anno licet insanire”, una volta l’anno è lecito impazzire (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- Il centro OpenHub Lazio di Viterbo, (Via Rossi Danieli, n.11) in occasione della conclusione del Carnevale ha ospitato il Prof. Quirino Galli per narrare la storia di come Viterbo e alcuni paesi della provincia vivevano questo particolare periodo dell’anno.
l’OpenHub è uno spazio fisico dedicato all’incontro tra cittadinanza, amministrazioni pubbliche, terzo settore, università, scuole ed imprese.
Occasione per presentare i vari lavori che il professore ha dedicato a questo argomento, apparentemente futile, ma con risvolti molto interessanti: la maschera, la battaglia, il travestimento e la voglia di divertirsi.
Qual è il significato della parola Carnevale?
Questa la domanda che il Prof. Galli ha chiesto al pubblico, spiegando poi la complessità della parola stessa e tutto ciò che in essa è racchiusa: carnem vale, addio alla carne o carnis privi, privi di carne, ancora carnem levare cioè levare la carne per la Quaresima.
La conferma viene dalla ricerca dettagliata del professore che nella regione Toscana, nel periodo del quattrocento esiste un documento che cita il: carnascialle cernem, lasciare per quaranta giorni la carne.
Altra conferma la possiamo trovare nel viterbese, infatti il Cardinale Severoli scrisse un editto di Carnevale e per ben sette volte viene citato quando “non dovevi mangiare carne”.
Ad integrazione dell’esposizione del professore, Massimo Corinti ha letto alcuni documenti riguardanti gli studi sull’origine del Carnevale.
Il Carnevale non è solo periodo di proibizione, ma periodo per travestimenti, non si possono portare armi, il volto deve essere scoperto e soprattutto deve essere presente la battaglia.
Esempio le manifestazioni di Orvieto e Firenze dove, terminata la battaglia, tutti andavano a festeggiare.

Questa festa che trae le origini dai Saturnali della Roma Antica è strettamente legata alla cultura della popolazione europee, all’agricoltura al succedersi delle stagioni.
A conclusione della conferenza, si è parlato in particolare del Carnevale di Ronciglione che rimane il più completo dove sono raffigurate in chiave comica, tutte le problematiche del momento storico in cui viviamo.

 

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