Sgarbi sotto inchiesta per un secondo quadro d’arte

di REDAZIONE-

VITERBO- Il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, Vittorio Sgarbi, nonchè assessore alla Bellezza della giunta Frontini, è nuovamente nel mirino della magistratura. Dopo l’avviso di garanzia per il presunto furto e la contraffazione di un dipinto di Manetti, nel quale era stata inserita una candela, una nuova inchiesta si abbatte su di lui. Le ultime rivelazioni emerse durante la trasmissione d’inchiesta “Report” su Rai2 hanno svelato che Sgarbi è ora indagato anche per un quadro attribuito a Valentin de Boulogne, considerato il più importante caravaggista, del valore di 5 milioni di euro.

Secondo quanto riportato da “Report”, la Procura di Imperia sta indagando su Sgarbi per il presunto traffico illegale di questa seconda opera d’arte, sequestrata a Montecarlo nel giugno 2021 dai carabinieri. Citando documenti giudiziari, i giornalisti sostengono che Sgarbi avrebbe esportato illegalmente il dipinto. Il professor Alessandro Bagnoli, che ha esaminato l’opera davanti alle telecamere di “Report”, afferma che il quadro “potrebbe essere l’originale” e dovrebbe figurare tra quelli esposti agli Uffizi.

Sgarbi, tuttavia, ha dichiarato la sua totale innocenza, sottolineando di aver consegnato spontaneamente il quadro di Manetti agli inquirenti per verifiche approfondite. Si è difeso affermando che il sequestro è un atto dovuto e che non ha nulla da temere, promettendo di difendersi da chi specula sulla vicenda.

Questo caso ha già assunto una dimensione politica, soprattutto a Viterbo, dove Sgarbi ricopre il ruolo di assessore alla Bellezza nella giunta frontiniana. Se da parte di Fratelli d’Italia (FdI) e Lega non sono stati lanciati attacchi diretti, il Partito Democratico (Pd) sta cercando chiarimenti e ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione durante il prossimo Consiglio. Da parte sua la sindaca Frontini  non prenderà alcuna decisione fino a quando la questione non si sarà stabilita a livello legale.

 

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