Si approssima l’anniversario della scomparsa di Alfio Pannega,

VITERBO – Si approssima l’anniversario della scomparsa di Alfio Pannega, che ci ha lasciato il 30 aprile del 2010. Era nato nel 1925, proletario, antifascista, militante comunista e libertario, poeta a braccio, persona amatissima dall’intera comunita’ viterbese – era conosciuto da tutti e da tutti apprezzato per la sua sorgiva bonta’ e per le sue fulminanti battute -, visse l’intera vita in poverta’, condividendo quanto aveva con chiunque avesse bisogno del suo aiuto; negli ultimi venti anni della sua vita fu protagonista dell’esperienza del centro sociale occupato autogestito “Valle Faul”, un’esperienza di condivisione, di solidarieta’ e di lotta nonviolenta che ha formato al sentire morale e all’impegno civile decine e forse centinaia di giovani che in lui hanno trovato il testimone e la memoria storica della Viterbo popolare e antifascista, e un esempio indimenticabile di empatia, di generosita’ e di amore al vero, al bene, al bello (amava declamare ai giovani amici e compagni di lotte interi canti della Divina Commedia di cui serbava perfetta memoria), un autentico educatore alla giustizia, alla liberta’, alla misericordia per il mondo intero.
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Insieme ad Alfio Pannega abbiamo condotto non dimenticate esperienze di solidarieta’ concreta e indispensabili lotte nonviolente in difesa della pace, dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell’intero mondo vivente; insieme ad Alfio Pannega abbiamo vissuto intense esperienze di convivialita’ e di condivisione, ma anche di studio e di riflessione, di protezione accudente dei beni comuni naturali e culturali in questa citta’ e in queste campagne di Viterbo e dintorni.
E poiche’ – come disse Alce Nero a John G. Neihardt – ogni luogo e’ il centro del mondo, allora ogni pensiero, ogni parola, ogni azione in difesa del bene, in soccorso del bisognoso, a salvaguardia di ogni vita, ovunque meditato, ovunque pronunciata, ovunque eseguita, e’ nel cuore del mondo e salva il mondo intero.
Era un uomo saggio e coraggioso, esempio dell’umanita’ come dovrebbe essere.
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Nel suo ricordo e alla sua scuola continuiamo nell’impegno comune per la pace, la dignita’ umana, la difesa della biosfera.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell’impegno comune per la liberazione comune e la salvezza dell’umanita’ intera e dell’intero mondo vivente.
Salvare le vite e’ il primo dovere.

Peppe Sini

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