SI Cobas e Comitato Lotta Viterbo oggi in piazza del Plebiscito contro lo sfruttamento del lavoro

di ARIADNA BULAT –

VITERBO – Comitato Lotta e SI Cobas Viterbo hanno tenuto oggi, in piazza del Plebiscito, un presidio sulle criticità dell’attuale situazione socio-economica. Rinnovo dei contratti, sicurezza sul lavoro, permesso di soggiorno agli immigrati, blocco degli affitti sono alcune delle loro richieste.

La manifestazione ha riguardato lo sfruttamento degli stranieri i quali, durante la crisi sanitaria e la conseguente crisi economica, hanno subito una serie di discriminazioni lavorative e di godimento delle prestazioni sanitarie. “Manifestiamo contro la situazione dei lavoratori stranieri che sono sfruttati e sono fuori da tutti i diritti della sanità. Purtroppo, chi ha il permesso scaduto, non può accedere alla prima sanitaria. In questa pandemia c’è troppa differenza. Quello che chiediamo è: “Basta al ricatto del permesso di soggiorno! Basta alle finte sanatorie! Chiediamo l’accesso alle cure e una casa per tutti”- afferma Anna Maria di SI Cobas Viterbo. 

Il Sindacato Intercategoriale sostiene che le politiche messe in atto dai governi nazionali, Conte in primis, segnano la subordinazione servile alle istanze e alle pressioni padronali, spingendo per misure di tutela del profitto e scaricando sui lavoratori i costi che sono e saranno costretti a pagare per la futura ristrutturazione produttiva globale.

“Ieri, a Passo Corese, nello stabilimento di SDA, abbiamo sostenuto lo sciopero di 35 operai di SI Cobas a cui si minaccia “il non rinnovo del contratto” e addirittura, un peggioramento, ovvero di passare da 8 ore di lavoro a 4-5. I dipendenti rischiano la perdita del lavoro e una forte diminuzione salariale. E’ stata una mossa politica dell’azienda che cerca di reprimere le rivendicazioni più che giuste di queste persone. A Passo Corese è il 4 giorno di sciopero”, dichiarano i membri del sindacato. 

Accanto al SI Cobas e al Comitato Lotta Viterbo, presenti alla manifestazione erano anche i membri del Fronte della Gioventù Comunista. “Siamo scesi oggi in piazza per portare le istanze di chi sta lottando da ieri in tutt’Italia. Studenti, lavoratori e disoccupati rivendicano diritti e tutele economiche e della salute. Non vogliamo pagare anche questa crisi”- afferma Matteo del FGC. 

 

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