Sicurezza. Roma, Giannini (Lega): “zona Boccea ostaggio di bande e risse, serve risposta forte e immediata”

ROMA – “Ancora un pomeriggio di ordinaria follia in zona Boccea. Due risse a bottigliate tra bande di giovani nordafricani, avvenute tra Circonvallazione Aurelia e Largo Boccea, hanno scatenato il panico tra i residenti. Le esplosioni udite, probabilmente causate dal lancio di petardi, hanno ulteriormente contribuito a creare un clima di terrore. Dalle finestre, i cittadini hanno assistito a scene da far west, con i malviventi in fuga a piedi tra le strade del quartiere, mentre quattro volanti della Polizia sono intervenute sul posto per riportare la calma.” Lo scrive in una nota Daniele Giannini, già presidente del Municipio Aurelio-Boccea e dirigente regionale Lega. “Non possiamo accettare – prosegue – che interi quartieri della nostra città diventino ostaggio di bande di giovani delinquenti che spacciano, bullizzano, minacciano e trasformano queste aree in zone pericolose, soprattutto per le donne e le ragazze, che hanno ormai paura di uscire di casa al calare del sole. Il quartiere Boccea è uno dei simboli di come certe dinamiche, se non affrontate con decisione, possano compromettere la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo permettere che Roma continui a essere teatro di episodi di questo tipo. Chiediamo con forza – spiega ancora – alle istituzioni un intervento deciso, con un aumento della presenza delle forze dell’ordine e l’adozione di misure straordinarie per il controllo del territorio. È fondamentale che queste bande vengano fermate e che il nostro quartiere torni a essere un luogo sicuro, come merita di essere e non un cimitero di bottiglie rotte in strada, usate dalle gang rivali per minacciarsi a vicenda. Ringraziamo le forze dell’ordine e in particolare il Commissariato Aurelio e la Stazione Carabinieri Madonna Del Riposo perché con le poche risorse a disposizione stanno facendo il massimo per operare sulle strade del nostro territorio. Continuerò a sensibilizzare l’opinione pubblica e a sollecitare le autorità competenti – conclude Giannini – affinché episodi del genere non si ripetano e Boccea torni a essere un quartiere vivibile per tutti.”

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