Sit-in sotto gli uffici dell’ispettorato del Lavoro

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Si è svolto questa mattina un presidio sotto l’ispettorato del lavoro in via Sabotino a Viterbo, indetto dalla Rsu ispettorato del lavoro insieme ad Usb ed a tutti i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Flp, Confintesa, Unsa, Usb, per discutere dell’esclusione del personale di Inl (istituto nazionale del lavoro) e Anpal dall’adeguamento dell’indennità di amministrazione. La manifestazione si è svolta presso gli uffici dell’ispettorato del lavoro di tutta Italia con agitazione del personale. “I dipendenti amministrativi dell’Inl e gli ispettori del lavoro- spiega Paola Celletti dell’Usb presente stamani al presidio – sono esclusi da questa perequazione, quando hanno lo stesso contratto dei dipendenti del ministero del Lavoro, ma non si capisce per quale motivo gli ispettori del lavoro e il personale amministrativo sono i meno retribuiti tra tutti i dipendenti pubblici sia in Italia che in Europa. Il paradosso- prosegue Celletti – è che chi tutela il lavoro poi di fatto non è tutelato. E’ questa anche una conseguenza della destrutturazione dei controlli statali degli ultimi anni nel Paese con organici sempre più carenti, quando, invece, dovrebbero andare a controllare il corretto svolgimento del lavoro per contrastare il lavoro nero e le morti bianche. Chiediamo, quindi, con forza – conclude Celletti – che venga riconosciuto agli ispettori del lavoro ed ai dipendenti amministrativi dell’Inl e Anpal quanto percepito dagli altri dipendenti pubblici”.

“La protesta è dettata da anni di esponenziale incremento delle competenze, da ultimo in materia di sicurezza, e contestuale depauperamento delle risorse umane dovute al blocco del turnover in attesa delle nuove assunzioni previste solo per il personale del ruolo ispettivo e ignorando la carenza del personale amministrativo che supporta significativamente tutti i servizi correlati. Nell’ultimo rinnovo contrattuale, che ancora deve entrare in vigore, è stata riconosciuta la perequazione dell’indennità di amministrazione ai dipendenti del ministero del Lavoro e non al personale Inl, a cui si applica il medesimo Ccnl – si legge nel comunicato del personale Itl Viterbo –  Ciò a fronte dell’impegno di tutto il personale che non è venuto meno neppure nel periodo della pandemia assicurando il controllo del territorio in materia di sicurezza e nel contrasto al lavoro nero, al caporalato, all’indebita percezione di misure di sostegno al reddito (es. reddito di cittadinanza) investiti anche del controllo delle disposizioni Covid nei luoghi di lavoro oltre a garantire tutti i servizi all’utenza sia in presenza che da remoto (es. conciliazioni monocratiche, evasione delle richieste di intervento, maternità, autorizzazioni alla videosorveglianza ecc.). Si pone all’attenzione dell’opinione pubblica che, di fatto, viene meno la tutela di chi tutelai lavoratori e le imprese”.

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