Solidarietà a Giorgia Meloni, approvato all’unanimità l’odg di Fratelli d’Italia

VITERBO – Riceviamo dal Gruppo consiliare Fratelli d’Italia Viterbo e pubblichiamo: “Solidarietà a Giorgia Meloni e ferma condanna degli insulti che le sono stati rivolti.

Approvato all’unanimità, in consiglio comunale, l’ordine del giorno di Fratelli d’Italia contro la deriva violenta della politica. Questi alcuni passi dell’intervento del capogruppo del partito, Luigi Maria Buzzi.

“Quello che è accaduto negli scorsi giorni a Giorgia Meloni, fatta oggetto di contumelie pubbliche durante una trasmissione radiofonica, è il segno, oltrepassato da tempo, della degenerazione del confronto politico in una deriva alimentata in gran parte dalla diffusione dei cosiddetti social network.

Ci siamo abituati, tutti, a toni sopra le righe, a non riconoscere, troppo spesso, la dignità di essere umano ai nostri interlocutori, facendo trascendere la passione politica nell’insulto e nel mancato rispetto.

Eppure, soprattutto chi ha qualche anno in più sulle spalle, ha potuto assistere a scontri furibondi senza che venisse meno il riconoscimento dell’avversario politico come parte essenziale del nostro impegno. Come lo stimolo a compiere al meglio il nostro ruolo. Come la pietra di confronto del nostro agire quotidiano.

Giorgia Meloni è l’unica leader donna di un partito nazionale. Ricopre un importante ruolo di coordinamento politico a livello internazionale e conduce da anni una battaglia valoriale che si può non condividere ma certamente andrebbe combattuta sul piano che le compete: politico ed istituzionale.

Gli insulti di cui è stata vittima, vittima in senso stretto, non qualificano solo chi li ha espressi ma certifica l’incapacità del nostro paese di accettare fino in fondo una donna leader e soprattutto una donna leader di un partito coerentemente di destra.

In questa sede, nel pieno rispetto delle prerogative di questo consiglio, penso sia giusto, proprio per riaffermare i valori che rappresentiamo tutti insieme mentre siamo seduti su questi scranni, non solo ribadire la solidarietà a Giorgia Meloni ma riaffermare il valore della democrazia, del confronto e del rispetto.

E non per una vocazione nei confronti di una politica che non conosca il conflitto ma affinché questo conflitto sia di idee, di progetti, di visioni.

Perdere la consapevolezza di chi siamo, del ruolo che ricopriamo, il finto diritto di poter dire sempre quello che ci pare ci espone al rischio di non saper distinguere. Di non saper scegliere. Di non saper, in fin dei conti, più discutere. Discutere è fatica, studio, voglia di ascoltare, di argomentare.

Viene più facile l’insulto. Viene ancor più facile oggi utilizzando la rete.

Ma, ricordiamocelo sempre, il virtuale è reale. Gli insulti, le parole sopra le righe, la mancanza di rispetto fanno male come nel cosiddetto mondo reale.”

 

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