Solitudine e morte: il triste epilogo della vita di Tullio Orsini a Viterbo

di REDAZIONE-

VITERBO- Una tragedia silenziosa è emersa nelle strette vie del centro storico di Viterbo, con la scoperta del corpo di Tullio Orsini, settantenne destinato a compiere gli anni il prossimo 22 maggio, in uno stato di decomposizione avanzato. La sua morte, avvenuta settimane o forse mesi fa, è rimasta inosservata fino a quando il suo vicino di casa non ha iniziato a percepire un odore nauseante provenire dall’appartamento accanto.

Orsini, originario di Roma ma residente a Viterbo da circa un anno e mezzo, ha scelto la tranquilla città dei papi come luogo per trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Viveva solo, senza parenti o amici nelle vicinanze, il che ha reso la sua morte un dramma ancora più solitario.

La scoperta macabra è avvenuta solo alle 14 di ieri, lunedì 8 aprile, quando le autorità, chiamate dal vicino preoccupato per l’odore insopportabile, sono intervenute aprendo la porta dell’appartamento. Lì giaceva Orsini, mummificato sul pavimento.

Le indagini preliminari suggeriscono che la morte del settantenne sia avvenuta per cause naturali, anche se non è stata esclusa la possibilità di un esame esterno sulla salma. Questa vicenda mette in luce il lato oscuro della solitudine e della mancanza di rete di supporto sociale, un tema che merita attenzione e riflessione nella società odierna.

 

 

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