Sopralluogo del Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci nelle strutture sanitarie della provincia

VITERBO – E’ iniziato il lavoro del Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci con i primi sopralluoghi nelle strutture sanitarie della provincia. Sono stati visitati gli ospedali di Montefiascone ed Acquapendente, le case di comunità di Bolsena e Bagnoregio.

Una serie di sopralluoghi periodici per fare il punto sulla situazione degli ospedali e delle strutture sanitarie della provincia. E’ quella avviata dal Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci della Asl per monitorare eventuali situazioni di criticità nei vari territori, accogliere le istanze degli operatori sanitari e delle comunità locali e proporre possibili soluzioni. Il Comitato, che è un organo costituito con l’obiettivo di facilitare e coordinare la collaborazione tra i sindaci dei comuni della provincia di Viterbo e l’Asl, è formato dai primi cittadini di Viterbo, Acquapendente, Soriano nel Cimino, Bolsena e Tarquinia.

I primi appuntamenti si sono svolti nella giornata di ieri. Il comitato, presieduto dalla sindaca di Viterbo Chiara Frontini, ha iniziato gli incontri partendo da Montefiascone, dove è in corso il cantiere per la realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità, finanziati con i fondi Pnrr, per un importo complessivo di circa di quattro milioni di euro, il cui completamento è previsto per giugno del prossimo anno. “A Montefiascone, grazie ad una proficua collaborazione tra Comune ed azienda sanitaria, si è riusciti a scongiurare l’eventualità che il centro per le emergenze Ares 118 venisse spostato in un altro comune dal momento che ha sede all’interno dell’ospedale, ora interessato dai lavori” spiega la presidente del Comitato.

Particolarmente delicata la situazione dell’ospedale di Acquapendente che è “ospedale di zona disagiata”, a causa del suo isolamento e dalla distanza dai centri maggiori, ma che raccoglie un importante bacino di utenza nella parte nord della provincia. Qui è particolarmente necessario investire anche per evitare la mobilità sanitaria passiva in direzione di Siena e Orvieto. “Per l’ospedale di Acquapendente esiste un finanziamento di 37 milioni-spiega Frontini-ma è necessario fare il punto sulle prospettive future per capire esattamente su quali tipo di servizi e specialità è opportuno concentrare le risorse. L’Assemblea dei Sindaci nel corso dell’ultima riunione ha posto particolare attenzione al presidio di Acquapendente, punto di riferimento per tutta l’area della Tuscia del nord”. A Bolsena è stato visitato il cantiere della casa di comunità, finanziata con un milione e 400 mila euro, la cui apertura è stata confermata prima l’inizio dell’estate, in vista della prossima stagione turistica. A Bagnoregio, infine, si sta lavorando alla casa di comunità che non presenta particolari criticità e per la quale si registra una fattiva collaborazione tra Comune e Distretto sanitario. Lunedì prossimo si svolgeranno analoghe visite a Civita Castellana, Vetralla e Ronciglione.

 

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