Soriano nel Cimino, arrestato trentaseienne in stato di agitazione

SORIANO NEL CIMINO ( Viterbo) – Nella serata del 13 ottobre a Soriano nel Cimino (VT), in via 5 Giugno, Carabinieri della Compagnia di Viterbo in servizio di ordine pubblico in occasione della “Sagra delle castagne” sono intervenuti allertati da passanti, dove un trentaseienne di Fonte Nuova (RM), in stato di agitazione, dopo aver guidato autovettura in direzione dell’area riservata alla manifestazione contromano, si era fermato per aggredire a pugni e calci due sorianesi che lo avevano esortato a cambiare senso di marcia. Nella circostanza l’uomo si è opposto violentemente anche ai militari della Stazione di Soriano nel Cimino, precipitarsi in soccorso delle vittime, che lo hanno tratto in arresto per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale; allontanato dalla manifestazione con autovettura dell’Arma, è stato ristretto con l’ausilio di sanitari 118 nell’Unità ospedaliera di medicina protetta della casa circondariale “Nicandro Izzo” del capoluogo. Successivi accertamenti hanno comportato il deferimento del trentaseienne all’Autorità Giudiziaria viterbese anche per guida senza patente, sotto l’effetto di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti. La sua autovettura è stata sequestrata. È stato inoltre destinatario di diverse sanzioni amministrative per aver condotto il proprio mezzo contromano, per la creazione di situazioni di pericolo per la circolazione in centro abitato, per condotta di guida inidonea in prevedibili situazioni di pericolo con bambini e anziani in pubblica manifestazione e per aver impedito il passaggio dei mezzi di soccorso. Ad esito dell’udienza di convalida dell’arresto nel pomeriggio del 15 ottobre, è stato infine disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma.

PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.

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